Carlo Bertini, La Stampa 13/10/2014, 13 ottobre 2014
NEANCHE L’1% DELLE PROPOSTE DEGLI ONOREVOLI DIVENTA LEGGE
Non dovrebbe essere solo il premier a spingere perché gli onorevoli lavorino cinque giorni a settimana, visto che ancora servono in media tre giri di valzer nei due rami del Parlamento per veder approvata una legge. A spulciare qualche numero delle statistiche elaborate dal sito Openpolis emerge che forse dovrebbero essere gli stessi parlamentari a preoccuparsi di trovare il modo per riuscire a portare a casa qualcosa della sterminata mole di proposte che avanzano ogni mese. Quelle di iniziativa parlamentare che vanno a buon fine sono una percentuale infinitesimale. Neanche l’un per cento dei disegni di legge presentati dagli onorevoli eletti nel 2013 è diventato legge. Cioè dei 4000 disegni di legge presentati in questa legislatura solo 26 hanno visto la luce, pari allo 0,66%. Ben maggior successo hanno riscosso le proposte governative, pari al 20% come riporta l’analisi dettagliata di Openpolis. E anche nei tempi di approvazione il governo surclassa i parlamentari: 77 giorni in media per veder varata una sua legge, contro i 245 che mediamente impiegano quelle dei parlamentari. Curiosità: tra i partiti vince Sel di Vendola. Ne ha presentate 89 e viste approvate 4 con il 4,46%. Il Pd invece ne ha presentate 1400 con la solita bulimia e ne ha viste approvate solo lo 0,77%, battuto perfino dall’1,11% di Forza Italia.