il Venerdì di Repubblica 10/10/2014, 10 ottobre 2014
MILIONI DI BAMBINE VIOLATE NEL MONDO
Bastano i numeri – ufficiali, tremendi – per rendere ogni commento superfluo. Si calcola siano 68 milioni e 200 mila, nel mondo, le bambine tra i 5 e i 17 anni costrette a lavorare: niente scuola, niente gioco. E la cifra è sottostimata, perché chi dà una mano alla fragile economia domestica (nei campi, nei negozi, in casa) o chi viene venduto per pagare i debiti dei genitori appartiene spesso al sommerso. Certo, i minori maschi sono in assoluto i più sfruttati sul lavoro. Ma tra i 5 e i gli 11 anni le bambine svettano al 58 per cento del totale; e tra i 12 e i 14 al 56.
Ancora: 515 milioni di ragazzine vivono in condizioni di povertà. E 100 milioni non sono mai nate, perché troppi genitori in Cina, India, Sud-Est Asiatico, Caucaso preferiscono abortire che far nascere una femmina. Mentre sono 14 milioni le baby spose under 18 (39 mila i matrimoni quotidiani) e 20 mila al giorno le nuove baby mamme. Ma anche 60 mila i minori (maschi e femmine) che, nelle sole Filippine, sono costretti a prostituirsi online; e 125 milioni le bambine e le donne vittime di mutilazioni genitali. Drammi da Paesi in via di sviluppo? Una recente indagine Ue dimostra che perfino in Europa una bambina su tre ha subito una qualche forma di violenza fisica, sessuale o psicologica.
Per poter continuare a combattere questo scempio, come fa da cinquant’anni, Terre des Hommes chiede fondi, attraverso un sms solidale da 1 euro al numero 45596 (o da 2 o 5 euro da rete fissa Telecom e Fastweb), fino al 31 ottobre. Ma chiede anche di sostenere a distanza le bambine del Tamil Nadu. Impollinatrici e non (info: terredeshommes.it).
il Venerdì di Repubblica 10/10/2014