Giuseppe Filetto - Stefano Origone, la Repubblica 12/10/2014, 12 ottobre 2014
NAZIONALE - 12
ottobre 2014
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SCANDALO ALLUVIONE
LA GIORNATA
L’urlo di Genova: “Lasciati soli a spalare” Massima allerta, si teme un altro diluvio
GENOVA .
Si sveglia con la disperazione di chi non possiede più nulla, di chi dalle istituzioni è stato lasciato solo, a spalare fango e rabbia. La città ferita va a letto con la paura che scenda ancora la valanga di acqua assassina, che giovedì scorso ha ucciso l’ex infermiere Antonio Campanella. Il capoluogo è di nuovo in “Allerta-Due” (il massimo grado di rischio), diffuso dalla Protezione civile che annuncia eventi meteo più forti fino alla mezzanotte di domani. Bollettini, però, considerati poco affidabili.
È un allarme continuo. Piove da 72 ore e domani, di nuovo, le scuole, l’università e i cimiteri rimarranno chiusi. Non solo a Genova, ma anche nelle province della Spezia e Savona.
La città ed alcuni comuni della Valle Scrivia (entroterra al confine con Piemonte) in ginocchio, colpiti dalla devastante alluvione, che provano a rialzarsi, aiutati dagli angeli del fango, studenti neppure maggiorenni, che per la prima volta indossano stivaloni e vedono un badile. E però il nuovo allerta impedisce di scendere negli scantinati, nei garage interrati: per il rischio di nuove inondazioni.
Ieri, è stata ancora una giornata di pioggia. Nella notte i temporali si sono scaricati sul ponente della città, che si è svegliato con le strade, i negozi, gli scantinati nel fango. Due linee ferroviarie interrotte: la Genova-Ovada, che collega con il Basso Piemonte e la Genova-Milano, anche se i treni passano sulla vecchia linea di Busalla. Frazioni isolate, case evacuate ed oltre 100 sfollati.
Sono arrivati i primi militari da Piacenza, a prestare aiuto, e il ministro della Difesa, la genovese Roberta Pinotti, annuncia che oggi ne giungeranno altri. Anche se, in generale, i soccorsi arrivano a rilento e le proteste non finiscono. Soprattutto all’indirizzo del Comune. «Occorre ristudiare la macchina della Protezione civile — ripete, però, il sindaco Marco Doria — rendere la capacità di reazione più veloce, anche in assenza di un allerta meteo».
Sale il bilancio dei danni, stimato dal presidente della Regione, Claudio Burlando, sui 300 milioni di euro, e il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, conferma la necessità del decreto “Sblocca Italia”. Sono rimbombate come tuoni le parole di Beppe Grillo, urlate al Circo Massimo contro il premier, ma a Palazzo Chigi accolte come elemento di strumentalizzazione.
( giuseppe filetto e stefano origone)
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