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 2014  ottobre 08 Mercoledì calendario

CHI LA SPARA PIU’ GROSSA?

Reefa è una delle 864 persone uccise dal Taser dal 2001, il 90% delle quali disarmata, come veniamo ben informati da Amnesty International.
Eppure l’on. Gregorio Fontana (Fi), al quale si deve l’emendamento sulla sicurezza negli stadi, votato anche dal Pd e ora all’esame dell’aula, che permette a polizia e carabinieri l’utilizzo del Taser, sostiene che è «un’arma di dissuasione non letale» che ridurrebbe le vittime nelle operazioni di pubblica sicurezza, «come dimostra 
l’esperienza di molti Paesi avanzati, tra cui gli Stati Uniti». Ci sarebbe da obiettargli che un Paese veramente «avanzato» non dovrebbe contemplare la pena di morte bensì interrogarsi sulla sua fascinazione per le armi.
Tornando al Taser, è accertato che anche quando non uccide non è un vero toccasana per la salute, e non solo quella dei cardiopatici. Mi fa venire in mente la tortura, davvero trendy in tutto il mondo, delle scariche elettriche sui genitali inferte con certi aggeggi del demonio che la Cina (altro Paese «avanzato») sta esportando ovunque.
A ogni modo, il Taser fa apparire triste, più che «avanzato», il Paese che l’adotta per luoghi votati a sport e divertimento. Per gli stadi ci sarà una terza via tra la pistola elettrica e quella di sapone di Woody Allen in Prendi i soldi e scappa, che bastano due gocce di pioggia per scioglierla?