www.cinquantamila.it/fiordafiore 9/10/2014, 9 ottobre 2014
Scontri e risse prima di votare il Jobs Act • I curdi protestano contro Erdogan • Morto il malato di Ebola negli Stati Uniti, migliora l’infermiera spagnola • Kim Jong-un è stato cacciato dall’esercito? • Marchionne lascerà Fiat nel 2018 • Gaan patteggia due anni per il Mose • I benefit dei cardinali • Addio al giallo dei Girasoli di Van Gogh Jobs Act/1 Dopo una giornata di scontri, cori, rabbia, colluttazioni tra parlamentari e con i commessi, è arrivato nella notte il voto di fiducia sul Jobs act: i sì sono 165, contro 111 no, due gli astenuti
Scontri e risse prima di votare il Jobs Act • I curdi protestano contro Erdogan • Morto il malato di Ebola negli Stati Uniti, migliora l’infermiera spagnola • Kim Jong-un è stato cacciato dall’esercito? • Marchionne lascerà Fiat nel 2018 • Gaan patteggia due anni per il Mose • I benefit dei cardinali • Addio al giallo dei Girasoli di Van Gogh Jobs Act/1 Dopo una giornata di scontri, cori, rabbia, colluttazioni tra parlamentari e con i commessi, è arrivato nella notte il voto di fiducia sul Jobs act: i sì sono 165, contro 111 no, due gli astenuti. Durante le contestazioni di Lega e M5S, si apre anche il fronte interno del Pd: 27 senatori e 9 deputati firmano un documento nel quale annunciano la fiducia, ma sono molto critici sul testo e chiedono di cambiarlo alla Camera. Come al solito c’è anche chi ha avuto modo di divertirsi: il 5 Stelle Andrea Cioffi si è fatto fotografare (seguito a ruota da Roberto Calderoli) con Gregorio De Falco. Mario Mauro, dei Popolari per l’Italia, passeggiava con un simbolico Maalox in bella vista. Lite lite tra la capogruppo di Sel Loredana De Petris e il pd Roberto Cociancich: «Lui mi ha dato della fascista, non ci ho più visto». Alla fine a prendere uno schiaffo è stata Emma Fattorini (Pd). Si è visto perfino un fascicolo di emendamenti e un regolamento del Senato lanciati contro il presidente Grasso. Jobs Act/2 Cosa prevede il Jobs Act: il contratto a tempo indeterminato diventa la forma privilegiata rispetto agli altri tipi di rapporto di lavoro. Perciò sarà «più conveniente in termini di oneri diretti e indiretti», cioè incentivato con un taglio dei contributi o dell’Irap, la tassa a carico delle imprese. Per le nuove assunzioni viene previsto il nuovo contratto a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio, con l’obiettivo della «semplificazione, modifica o superamento» della lunga lista di contratti oggi esistenti, più di 40. Come previsto, le modifiche sui licenziamenti e sull’articolo 18 vengono rinviate ai decreti delegati, che il governo dovrà emanare entro sei mesi una volta che il Jobs act sarà legge. Il reintegro nel posto di lavoro resta per i licenziamenti discriminatori, quelli motivati per esempio dal credo politico o religioso del dipendente. Sparisce del tutto per quelli economici, attribuiti alle difficoltà del mercato, per i quali resterà possibile solo un indennizzo crescente con l’anzianità di servizio. Mentre per i licenziamenti disciplinari, motivati dal comportamento del lavoratore, resterà solo per pochi casi, quelli in cui il magistrato accerterà una violazione grave da parte dell’azienda. Jobs Act/3 «Sul fronte dell’occupazione si devono eliminare le barriere presenti nel mercato del lavoro e l’Italia sta cercando di fare questo con il Jobs act, la riforma del lavoro, perciò sta compiendo un passo molto importante da questo punto di vista» (Angela Merkel). Curdi In una trentina di città turche i curdi hanno protestato contro il governo e i militari per via della loro passività di fronte all’assedio jihadista a Kobane, cittadina curdo-siriana ai confini con la Turchia. Non solo i soldati turchi non fanno nulla per combattere i tagliagole sunniti, ma soprattutto bloccano i volontari del Pkk, che vorrebbero andare a combattere con i “fratelli” siriani. Le Ypg, le “unità di autodifesa curde” in Siria, sono strette alleate del Pkk. Nelle proteste c’è stata una ventina di morti. Ebola/1 È morto in Texas Thomas Duncan, cittadino liberiano che aveva nascosto ai sanitari d’essere stato in contatto con un malato di Ebola in Africa. Invece la paziente Madrid, contagiata da un missionario rimpatriato dalla Sierra Leone e poi morto, reagisce bene alla terapia e la febbre sta scendendo. Da ieri a Madrid ci sono più di 80 persone sotto osservazione: sono i colleghi dell’infermiera malata. Poi i sanitari e barellieri entrati in contatto con lei al suo ricovero in un ospedale non preparato al trattamento delle malattie infettive. E infine il marito, la dottoressa della mutua che le aveva diagnosticato un’influenza e due estetiste che l’avevano depilata in vista delle vacanze. Abbattuto il suo cane, Excalibur (con notevoli proteste degli animalisti). Ebola/2 L’infermiera spagnola si sarebbe presa l’Ebola toccandosi il viso con un guanto mentre si toglieva la tuta protettiva all’uscita dalla corsia dell’ospedale Carlos III Corea del Nord È un mistero che fine abbia fatto Kim Jong-un che non si fa vedere da circa un mese. All’inizio si era parlato di malessere e di convalescenza dopo un intervento chirurgico. Ieri, però, ministro della Difesa di Seul ha riferito che probabilmente il dittatore della Corea del Nord è stato esautorato dai militari. Il potere sarebbe stato assunto dal “Dipartimento organizzativo e di orientamento” del Partito dei lavoratori, guidato dal generale Hwang Pyong-so, numero due del regime. Con lui la sorella minore del dittatore, Kim Jong-jeong di 26 anni. Non è possibile verificare i fatti, ma ci sono stati eventi senza precedenti: Kim Jong-un e la moglie Ri Sol-ju sono scomparsi dal 3 settembre. Il 26 settembre il giovane leader non ha presieduto la riunione straordinaria dell’Assemblea suprema del popolo e domani non risulta negli inviti alle cerimonie per il 69° anniversario dalla fondazione del partito. Pyongyang è blindata da giorni e nemmeno i dirigenti comunisti possono entrare o uscire dalla capitale. Nel fine settimana, dopo cinque anni di relazioni interrotte, una delegazione al massimo livello del Nord ha improvvisamente passato il 38° parallelo e ha incontrato alcuni ministri del Sud. A presentarsi è stato proprio Hwang Pyong-so, arrivato con il jet personale del dittatore e con gli uomini della sua scorta, da sempre riservata al massimo leader. Altra novità assoluta, l’ammissione, da parte di Pyongyang, dell’esistenza dei campi di lavoro, finora sempre negata. Secondo l’intelligence giapponese il dittatore è gravemente malato. Fonti di Pechino sostengono che l’esercito avrebbe deciso solo di «affiancare» il despota fino all’istaurazione di un nuovo potere. Marchionne Sergio Marchionne resterà alla guida di Fiat Chrysler fino al 2018 per portare a termine il piano industriale quinquennale del gruppo: «Poi farò sicuramente qualcos’altro». Galan Per lo scandalo Mose, Giancarlo Galan ha chiesto il patteggiamento della pena a 2 anni e 10 mesi, trasferimento immediato dal carcere ai domiciliari e confisca di beni per 2,6 milioni di euro. Ha spiegato: «Lo faccio per mia figlia che ha bisogno di me e perché non reggo più il carcere». Galan è cardiopatico, diabetico e dimagrito di 23 chili in tre mesi, trascorsi tutti nell’infermeria del penitenziario milanese di Opera. Sigarette Benefit dei cardinali: prodotti alimentari da acquistarsi «presso lo Spaccio Annona e presso il Magazzino Comunità con lo sconto del 15%; 400 litri mensili di carburante, a prezzi particolari così suddivisi: a) buoni ad addebito interno (Buoni Verdi) 100 lt; b) Buoni a prezzo speciale (sconto del 15% sul prezzo in vigore) 300 litri; sconto del 20% sul prezzo di listino limitatamente a 200 pacchetti di sigarette dei 500 complessivi assegnati mensilmente (Ansaldo, Rep). Fumo Quando Papa Luciani fu eletto, un cardinale americano chiese al nuovo pontefice il permesso di fumare, qualcosa «contrario al protocollo». Giovanni Paolo I riflettè e poi rispose: «Eminenza, lei può fumare. Ma a una condizione: il fumo deve essere bianco!» (ibidem). Giallo L’Echa, agenzia europea che si occupa della chimica, sta pensando di mettere fuorilegge la vernice gialla contenente cadmio. Motivo: i residui sono inquinanti. È il giallo usato da Van Gogh nei Fiori in un vaso blu o da Munch nel celebre Urlo (Montanari, Rep).