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 2014  ottobre 08 Mercoledì calendario

RESTANO A BOCCA ASCIUTTA NEL 2013 I FRATELLI BARILLA

I quattro fratelli Barilla (Guido, Emanuela, Luca e Paolo) ritrovano l’utile ma decidono di rimanere a bocca asciutta. Qualche giorno fa hanno deliberato di destinare a riserva l’intero utile, 17,6 milioni di euro, ottenuto nel 2013 dalla cassaforte Guido Barilla & F.lli (Gbf), presieduta da Guido, che controlla l’omonimo colosso alimentare, e che si confronta con una perdita di 496 mila euro del precedente esercizio. Il profitto ritrovato si spiega con i 18,5 milioni di cedola provenienti dalla controllata Cofiba. Anche il consolidato dell’accomandita della dinastia parmense mostra segni di miglioramento: l’utile è aumentato da 43,7 a 114 milioni su base annua così come l’ebitda è salito da 1,22 a 1,27 miliardi in presenza di ricavi lievemente cresciuti da 3,1 a 3,2 miliardi. Con la cessione del gruppo tedesco Lieken alla ceca Agrofert sono uscite dal parametro dell’accomandita alcune società, mentre sono entrate le newco Barilla Hrvatska (Croazia); Barilla Shanghai Trading Company e Italian Kitchen Usa. A fronte di un patrimonio netto di 505,7 milioni, i Barilla hanno visto i debiti verso banche calare da 782 a 620 milioni mentre a fine anno le linee di credito non utilizzate e irrevocabili ammontavano a 805 milioni in scadenza nel 2016, anche perché tutti i covenant sono stati rispettati. La posizione finanziaria netta è così migliorata dai 998 milioni di debito del 2012 a 761 milioni un anno dopo.
Andrea Giacobino, MilanoFinanza 8/10/2014