Ugo Trani, Il Messaggero 8/10/2014, 8 ottobre 2014
ALLA SCOPERTA DI PELLE’, IL BALLERINO DEL GOL
Tweet per provocare. E anche tweet per decollare. «Sui social network ho lanciato un messaggio: lottare fino alla fine consente di avere le tue chance. Io ne sono la dimostrazione. Mi piace molto la gente che non molla alle prime difficoltà». Senza pronunciare la parola magica, cioè «meritocrazia», come ha detto anche lunedì Antonio Conte, Graziano Pellè spiega come bisogna comunicare con l’esterno. Sponsor di se stesso, il centravanti del Southampton, 29 anni e già 4 reti, è il simbolo dell’altra Italia che tanto piace al nuovo ct. Quella che in Premier scarta Balotelli e chiama il salentino che fa impazzire i club stranieri. Dopo l’Olanda, l’Inghilterra. «Conte mi ricorda proprio van Gaal».
PASSO DI DANZA
«Spero di ripetere il percorso di Toni, arrivato in azzurro in ritardo. Ma lui ha vinto il mondiale...» Pellè ci spera e ci prova. Puntando su se stesso. Senza tirar fuori alibi per quello che non è stato. «Sono un ragazzo molto positivo e difficilmente do colpe ad altra gente, allenatori e dirigenti, quando qualcosa per me non va bene. Se è passato tanto tempo dalla mia ultima convocazione in azzurro, è stata solo colpa mia perché sono arrivato adesso ad una maturità totale sia a livello fisico che mentale. Ho dovuto prenderla larga, sono passati sette anni. Ma sono contento. Meglio tardi che mai. Penso di essere cambiato io. Sono migliorato. Sia al Feyenoord che ora al Southampton i tecnici mi hanno dato grande fiducia e non mi sostituivano neanche zoppo. Così avevo sempre modo di giocare e di fare gol anche negli ultimi minuti». Look anni Sessanta che funziona all’estero. «Mi piace ricordare quei tempi: c’era più rispetto». Romantico. Con un grande rimpianto: «Anni fa sono stato campione italiano di ballo latino americano. Potevo fare “Ballando con le stelle”, adesso non posso più perché sarebbe difficile. Mia madre era una appassionata, mia sorella più grande di me di tre anni era già ballerina e gli serviva un uomo per fare la coppia. Ho utilizzato i tacchi per arrivare alla sua altezza. A undici, dodici anni dovevo scegliere, e mia madre mi ha capito, anche se mi piace molto il ballo e chi balla in generale. Non saltavo gli allenamenti, però. Quando uscivo dal campo, però, salivo in macchina sporco e lì mi cambiavo con frack e papillon».
VERSO L’AZERBAIGIAN
Pellè è stato provato in coppia con Giovinco. Ma Conte ha insistito su Candreva da esterno destro, con Pasqual dal lato opposto. E Pirlo regista, anche perché Verratti continua il lavoro differenziato. Ieri mattina Giaccherini, escluso perché infortunato, si è fermato a Coverciano per salutare il ct e i compagni.