Lauretta Colonnelli, Corriere della Sera 24/09/2014, 24 settembre 2014
INVITO A PALAZZO APRE GLI SCRIGNI D’ARTE DELLE BANCHE
Il 4 ottobre le banche aprono al pubblico, gratis e per un giorno, le loro sedi storiche. Siamo alla tredicesima edizione di «Invito a Palazzo» e Roma, con nove edifici, è la città che offre il maggior numero di luoghi da ammirare. Quest’anno i visitatori saranno guidati da un piccione viaggiatore, vestito da damerino settecentesco, con parrucca, jabot, scarpe rococò. Il pennuto appare sulla copertina del libretto con l’elenco dei siti, che verrà distribuito all’inizio del percorso. Il piccione è il nuovo logo dell’evento, nato da un concorso lanciato nel 2013 tra gli studenti delle Accademie di Belle Arti e che verrà rinnovato ogni anno. I vincitori, Francesco Russo, Orlando Serrao, Fiorella Marotta, frequentano l’Accademia «Fidia» di Stefanoconi, in provincia di Vibo Valentia. Il secondo e terzo premio sono andati a Tatiana Pagliani (Roma) e Livia Rescigno (Frosinone).Tra le novità da vedere a Roma, c’è l’affresco-graffito appena terminato da Giuseppe Caccavale per la nuova galleria di Palazzo de Carolis, in via Lata 3. L’opera, che è lunga sette metri, e si intitola «Un daccapo», si ispira al ciclo decorativo delle sale del piano nobile, uno degli esempi più significativi del Settecento romano, in quanto di soggetto profano. Ben tre le sedi bancarie aperte all’interno di Palazzo Altieri, in piazza del Gesù 49. Progettato da Giovanni Antonio De Rossi, è considerato un modello dell’architettura barocca. All’interno conserva arredi dell’epoca, con arazzi, sculture e mobili di grande pregio. Si trovano nelle sedici sale del secondo piano nobile, insieme a una collezione dedicata alla pittura di paesaggio, sacra e di genere. Particolare la visita organizzata dalla Banca di Sassari, che è ospitata nel complesso del monastero di Santa Susanna (largo di Santa Susanna 124). Oltre agli arazzi e ai gioielli sardi conservati nella banca, sarà possibile accedere alla «domus romana», custodita nei sotterranei e recentemente recuperata. Nella sede di via Veneto per la prima volta saranno esposte le opere della collezione fotografica di BNL. Aperta anche la cappella del palazzo del Monte di Pietà, ormai un classico del circuito, dove l’elemento di maggior richiamo è la cupola, interamente rivestita di stucchi dorati, con medaglioni che raffigurano episodi della storia del Monte. A Palazzo Rondinini (via del Corso 518) si potranno ammirare, nelle sale del piano nobile, affreschi settecenteschi alternati a marmi antichi. Interessante il cortile interno, tra i pochi a Roma a conservare l’originale sistemazione lapidaria delle pareti. Due gli edifici moderni: quello in stile littorio costruito tra il 1936 e il 1939 sulle macerie dell’antica Spina di Borgo (via San Pio X), e quello progettato tra il 1934 e il 1937 da Piacentini in via Vittorio Veneto 119, con una quadreria che annovera pittori come Lotto, Canaletto, Corot, Morandi.