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 2014  ottobre 08 Mercoledì calendario

TELEFONINI, GLI ITALIANI NON CAMBIANO PIÙ GESTORE COME UNA VOLTA


Gli italiani non cambiano più gestore di telefonia mobile con l’incredibile frequenza registrata negli anni passati, dovuta anche alla guerra dei prezzi che gli operatori hanno scatenato. Stando all’Osservatorio trimestrale dell’Agcom, l’indice di mobilità, vale a dire il rapporto dato dal complesso delle linee donate/acquisite nel semestre e la customer base media complessiva, è infatti crollato nel secondo trimestre del 2014 dal 20% al 12,6%. In ogni caso le linee complessivamente portate dall’inizio del servizio sono 71,5 milioni.
Nel settore della telefonia mobile, anche se in flessione, Telecom Italia (-0,4% di linee) si conferma il maggiore operatore (con una quota di mercato del 32,1%). Seguono Vodafone (al 27,7%) che perde il 2,1% e Wind, stabile al 22,9 per cento. Unico segno più per gli operatori tradizionali, H3G supera il 10% (+0,5%). I dati, diffusi dall’Osservatorio trimestrale dell’Agcom, si riferiscono a giugno scorso. In generale a fine giugno, la customer base complessiva mostra su base trimestrale una flessione nell’ordine di 930mila sim. La riduzione si attesta a -2,2 milioni su base annua.
Gli operatori virtuali hanno chiuso con un bilancio positivo passando nel giro di un anno da 5,1% al 6,9% delle linee complessive. Ha contribuito alla buona performance degli operatori virtuali l’arrivo di Lycamobile che ha superato gli 800mila abbonati con un modello di business etnico basato su sinergie commerciali con i clienti presenti in altri paesi. All’interno del mercato degli operatori virtuali, Poste Mobile, con il 47,4% di quota, ha perso il 7,5% rispetto a giugno 2013, mentre Lycamobile sfiorando il 13% è diventato il secondo operatore.