Ernesto Diffidenti, Il Sole 24 Ore 8/10/2014, 8 ottobre 2014
AGNELLO
Per le carni di agnello Ismea rileva nella prima settimana di ottobre un prezzo medio nazionale compreso tra i 7,60 e 9,04 euro/kg in funzione delle taglie, valori in ulteriore flessione rispetto alla scorsa ottava e in calo di quasi il 4% rispetto a un anno fa. Un trend negativo che si accompagna alla caduta verticale della produzione (-30%) legata alla frenata dei consumi (-7%) ma soprattutto, segnala l’Istituto di servizi per il mercato agroalimentare, per l’epidemia di «Blue tongue» che ha colpito la Sardegna dove si concentra il 40% del patrimonio ovino nazionale. Si riduce quindi il grado di auto approvvigionamento del settore, con una produzione italiana che sarà in grado di soddisfare, quest’anno, solo il 26% della domanda interna (35% nel 2013); in pratica, su ogni 10 chili di carne ovicaprina consumata in Italia solo 2,6 chilogrammi sono di provenienza nazionale. Il settore, spiega Ismea, attraversa da anni una crisi di carattere strutturale legata ai frequenti fenomeni di cessazione dell’attività per la scarsa redditività degli allevamenti, al progressivo invecchiamento dei conduttori e alla competizione nell’uso del suolo da parte di colture più remunerative, in particolare i cereali.