Francesco Ninfole, MilanoFinanza 7/10/2014, 7 ottobre 2014
IN ITALIA 300 MLD TRA ABS E COVERED
Il piano di acquisto di abs e covered bond della Bce riguarderà due mercati che in Italia arrivano complessivamente a 300 miliardi di euro. Gli abs hanno un valore totale di 169 miliardi: di questi, circa 82 sono titoli legati a mutui, la categoria più diffusa. I covered bond sono invece pari a 129 miliardi, per la quasi totalità emessi a partire da mutui (122 miliardi). Gli acquisti saranno inferiori a queste cifre, perché la Bce comprerà solo titoli con rating investment grade con determinate caratteristiche: in particolare, saranno acquistate solo le tranche senior (più sicure) degli abs e quelle mezzanine garantite dagli Stati. Inoltre la Bce non potrà acquistare più del 70% del volume in circolazione di un titolo (30% per quelli di Cipro e Grecia non investment grade). Sono previsti altri limiti sugli abs riacquistati dalle banche emittenti (i cosiddetti «retained»).
Morgan Stanley ha stimato che su un mercato abs di 1.400 miliardi in Europa e 1.000 miliardi nell’area euro, le condizioni Bce sono rispettate da 684 miliardi di titoli (circa 400 collocati sul mercato e 200-250 retained) e di questi 300 miliardi sono già utilizzati dalle banche come collaterale nei rifinanziamenti dell’Eurosistema. Per quanto riguarda i covered bond, su un mercato che è pari a 2.600 miliardi in Europa, 2.300 miliardi nell’Eurozona e 1.700 miliardi in valuta euro, circa 1.500 miliardi sono accettabili dalla Bce (di cui 361 miliardi già utilizzati come collaterale). Secondo Morgan Stanley gli acquisti della Bce supereranno in tutto i 100-150 miliardi nell’Eurozona, ma difficilmente arriveranno ai 500 miliardi indicati dalla Reuters. «Gli acquisti di abs e covered bond dovrebbero facilitare le condizioni del credito nei Paesi periferici», dicono gli analisti. Ma vanno rispettate alcune condizioni perché il piano abbia successo. In termini di liquidità per le banche, rileva Morgan Stanley, i rifinanziamenti quadriennali T-Ltro, al tasso dello 0,15%, restano più convenienti rispetto alla vendita di abs senior e covered bond, titoli sicuri la cui cessione di fatto non cambia il livello di rischio e di capitale dei bilanci bancari. Il discorso è invece diverso se la Bce comprerà anche le porzioni mezzanine: ma per queste è fondamentale la garanzia statale, su cui stanno lavorando il Tesoro e Bankitalia. Un trasferimento di rischio significativo è raggiunto se le banche vendono almeno il 50% dei titoli non senior o l’80% dei titoli junior: così migliora il capital ratio, attraverso il calo dei risk-weighted asset. Le tranche più junior sono inoltre penalizzate in termini di capitale per chi le acquista. Superare questi ostacoli sarà fondamentale per riportare il bilancio Bce ai livelli di inizio 2012, come indicato da Draghi, che in seguito però ha invitato a considerare soprattutto l’impatto sull’inflazione. Di sicuro non sarà facile un’espansione da 1.000 miliardi, osserva Morgan Stanley, considerando che le otto T-ltro dovrebbero arrivare a 350-650 miliardi, a cui però va sottratto il rimborso delle vecchie Ltro per circa 400 miliardi.
Francesco Ninfole, MilanoFinanza 7/10/2014