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 2014  ottobre 03 Venerdì calendario

Il detenuto che ha avuto Il permesso di suicidarsi – Un uomo ha chiesto, e il tribunale gli ha concesso, di essere il primo al mondo ad auto-infliggersi, legalmente, la pena di morte

Il detenuto che ha avuto Il permesso di suicidarsi – Un uomo ha chiesto, e il tribunale gli ha concesso, di essere il primo al mondo ad auto-infliggersi, legalmente, la pena di morte. La notizia, che ci è venuta dal Belgio a metà settembre, ha avuto scarsa eco mediatica, particolarmente in Italia, forse perché i suicidi di detenuti nelle nostre carceri sono una tragedia a tal punto abituale da non farci più nemmeno alzare le sopracciglia. Eppure è sconvolgente, non fosse altro perché non ha precedenti. È un normale caso di eutanasia, giudicherà qualcuno; ma no, non è un normale caso di eutanasia In Belgio l’eutanasia è legale dal 2002; negli anni successivi, il numero dei casi ammessi dalla legge è aumentato, fino ad includere anche i bambini afflitti da mali terminali. Quest’ultima decisione dei legislatori risale ai primi mesi di quest’anno e ha sollevato nel Paese non poche perplessità. Ma un caso come quello di cui stiamo parlando non si era presentato mai Frank Van Den Bleeken, 50 anni, venne condannato all’ergastolo un trentina di anni fa per stupro e omicidio. Già nel 2011 aveva chiesto di poter essere sottoposto ad eutanasia. Il motivo, aveva dichiarato, era l’«insopportabile angoscia psicologica» nella quale viveva. Ma la Commissione federale belga preposta ad accordare il consenso legale aveva deliberato che il detenuto avrebbe prima dovuto tentare ogni cura possibile. Van Den Bleeken ha insistito e il mese scorso, in capo a una battaglia durata tre anni, ha ottenuto infine il sì della Commissione. L’ergastolano verrà – o forse è già stato – trasferito in un ospedale per essere sottoposto alla procedura. Nessuno saprà né dove, né quando