Loretta Napoleoni, il venerdì 3/10/2014, 3 ottobre 2014
I numeri dicono che la ripresa è lontana Gli indicatori economici in Europa continuano ad essere negativi, segno che la ripresa non si sta concretizzando
I numeri dicono che la ripresa è lontana Gli indicatori economici in Europa continuano ad essere negativi, segno che la ripresa non si sta concretizzando. Tra questi il più importante è forse l’indice composito degli acquisti dei manager , il cosiddetto Pmi, compilato dalla società Markit, che misura l’attività nel settore manifatturiero e dei servizi all’interno di Eurolandia. Da luglio ad agosto questo è passato da 52,5 a 52,3 (sotto 50 l’indice registra una contrazione, sopra una crescita). Fatta eccezione per la Germania, si tratta dei valori peggiori registrati negli ultimi sei mesi. Da un’indagine condotta dalla Markit tra 5.000 produttori manifatturieri e di servizi risulta, poi, che negli ultimi tre mesi si è verificata, sempre in Eurolandia, una contrazione delle vendite e una diminuzione dei prezzi, segni inconfutabili della deflazione. Particolarmente preoccupanti sono i dati provenienti dalla Francia, la seconda economia europea, dove la caduta degli acquisti da parte del settore manifatturiero e dei servizi dura da ben 11 mesi mentre da sei l’economia stagna. Secondo la Commissione Europea, la mancata ripresa economica e le conseguenze negative sull’economia europea causate dal conflitto in Ucraina hanno ridotto la propensione al consumo all’interno dell’eurozona per il quarto mese consecutivo. Deludente è stata anche la risposta delle banche alla proposta della Banca centrale europea di scontare titoli e obbligazioni ad un tasso di appena 0,15 per cento per poter immettere contante nel sistema. 255 banche hanno aderito, ma per un valore di appena 86 miliardi di euro, ben al disotto delle aspettative che si aggiravano intorno ai 100 miliardi di euro.