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 2014  ottobre 03 Venerdì calendario

POLLICA E IL «SEGRETO» DELLA PIRAMIDE ALIMENTARE

Chissà come chiameranno il bebè in arrivo. Mario, il futuro papà, laureato in Scienze della Comunicazione, accoglie gli ospiti inerpicatisi fin quassù al Castello dei Principi Capano che domina Pollica dall’alto. Serena, la futura mamma, è psicologa, dispensa sorrisi e consigli agli astanti. In cucina, tra gli altri, Maria Rosaria e Paola. Sette ragazzi con le chiavi del Castello , progetto del sindaco locale, Stefano Pisani. Loro – alle prese con un lavoro che sfugge – sono i membri di un’associazione alla quale il municipio di questa comunità immersa nel parco del Cilento ha appaltato la gestione di un edificio con otto secoli di storia e fino a 10 anni fa abbandonato. Pagati a prestazione, ricambiano fornendo servizi. Come la gestione degli eventi. O la ristorazione, per chi vuol provare le pietanze cucinate attingendo alla tradizione delle loro famiglie. Offrono persino formazione culinaria per chi ha voglia di conoscere i prodotti della piramide (alimentare) di Pollica.
Pochi sanno che la (vera) dieta mediterranea nasce proprio qui, dove ha vissuto per 28 anni uno dei più grandi nutrizionisti del secolo scorso. L’americano Ancel Keys si trasferì qui a Pioppi, piccolo villaggio di pescatori. E giunse alla conclusione che l’idea della piramide alimentare retaggio scientifico del ministero dell’agricoltura Usa – secondo la quale gli alimenti situati al vertice sono quelli da evitare mentre quelli posti alla base sono da consumare con più frequenza – a Pollica trovava la rappresentazione più calzante. Cioè cereali e derivati, verdure, frutta fresca, latte e latticini: a Minneapolis lo avevano tradotto su polverosi libri di dietistica, a Pollica seguivano questo regime da anni senza saperlo. L’esito – secondo Keys – è che qui per le particolari condizioni climatiche/ambientali e per lo stile di vita, i nativi del posto finivano per consumare tutti i prodotti migliori.
Mario e Serena intanto continuano a mettersi tanti cappelli quanti quelli necessari per far scoprire il Cilento e le sue bellezze: cameriere, sommelier, chef, direttore di sala, guida turistica, albergatore. La fatica (tanta) è una missione di vita. Il bebè che lei porta in grembo ha già vinto. Lo dice anche Keys.