Martino Cavalli, Panorama 2/10/2014, 2 ottobre 2014
NESSUN PASTO È GRATIS, MA QUI BASTA 1 EURO
È un impegno che mi appaga». Ernesto Pellegrini è il classico imprenditore che si è fatto da solo nell’Italia del boom economico: milanese, 73 anni, figlio di ortolani, è cresciuto prima in una cascina ai margini della città e poi in una casa popolare. Ha fatto fortuna, è diventato ricco, si è tolto qualche bello sfizio, come l’acquisto dell’Inter, di cui è stato presidente dal 1984 al 1995, fino all’era Moratti. E oggi, cattolico fervente, sente il bisogno di restituire qualcosa. Così, mentre le sue mense aziendali mettono a tavola ogni giorno 180 mila persone e fatturano 570 milioni di euro, da venerdì 3 ottobre a Milano si aggiungono 500 nuovi clienti molto particolari, ai quali il presidente tiene davvero moltissimo: gli avventori del ristorante Ruben, dal nome del lavorante di quella cascina dove abitava la famiglia Pellegrini nel 1961 e da cui venne sloggiata per far posto ai nuovi palazzi della periferia.
I Pellegrini finirono in una casa popolare, Ruben fu meno fortunato: per lui ci fu solo una baracca di legno e una vita da clochard. Morì assiderato un paio
d’anni dopo e per l’Ernesto è sempre stata una spina nel cuore. Non ha potuto salvarlo allora, ma può rendergli omaggio oggi con il ristorante per persone «in difficoltà temporanea»: non una mensa per i poveri («Ci sono due primi e due-tre secondi da scegliere, su due turni»), ma per uomini e donne che hanno perso il lavoro, che sono appena usciti dal carcere, padri separati. «Si paga 1 euro perché la dignità è importante e qui non vogliamo fare l’elemosina» spiega Pellegrini. Se ne occuperà la fondazione che porta il suo nome, seguita con passione dalla figlia. I clienti? «L’ingresso non è libero, accettiamo soltanto persone che ci vengono segnalate dalla Caritas, dalle parrocchie, dal mondo delle associazioni, avranno un ticket valido per un paio di mesi, ovviamente rinnovabile». «Non faccio la morale a nessuno e non cerco nessuna pubblicità, ma chissà... potrebbe essere un inizio se altri volessero seguire» conclude Pellegrini. Viene quasi da augurargli un flop, ma nell’Italia del 2014 purtroppo I clienti non mancheranno.