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 2014  ottobre 02 Giovedì calendario

PERISCOPIO

Personalmente non capisco che cosa D’Alema abbia fatto tanto di male da meritarsi tutta l’acrimonia che gli è cascata addosso. Alcuni dicono che è uscito fuori dal silenzio in un momento sbagliato. Può darsi. Ma non è un buon motivo per stracciarlo come viene stracciato. Non ha urlato. Non ha fatto a botte con nessuno, non ha menato neppure Orfini e tanto meno ha dato in escandescenze. Anzi. Quando quei quattro scapicollati di Torino l’hanno rifasciato con le bende, è rientrato al Museo egizio senza fare una piega. Andrea’s Versione. Il Foglio.

Speranza - A questo punto la sinistra del Pd può solo sperare nel compagno Pil. Jena. la Stampa.

Ma costa di più farsi un’eterologa in Lombardia o un chierichetto a Santo Domingo? Maurizio Crippa. Il Foglio.

A proposito del famoso fondo di Ferruccio de Bortoli sul Corriere della Sera contro Renzi accusato di contiguità con la massoneria la mia reazione è stata: «Ma da che loggia viene la predica?». Luigi Bisignani. Il Tempo.

Parte degli orchestrali dell’Opera di Roma andrebbe cacciata a calci nel culo, e questo solo per la soddisfazione di anticipare una crisi economica che tanto lo farà comunque. Le orchestre di questo paese sono quanto di peggio sia disponibile sulla residua piazza sindacalese. Quella di Roma, in particolare, è la peggiore in assoluto, una compagnia che vivacchiava fra la serie B e la serie C e che Muti riuscì ad innalzare per qualche tempo prima di arrendersi allo schifo definitivo. Filippo Facci. Libero.

Giovanna Melandri ce la mette tutta, la poveretta, per dirigere il museo Maxxi di Roma. Ma non si vedono grandi risultati. Non mi è piaciuta quella pantomima sullo stipendio: «Non lo prendo», ma poi ha cambiato idea. La sua immagine, purtroppo per lei, è così diversa da quella della raffinata e coraggiosa Palma Bucarelli. A Roma ormai viviamo in una intollerabile mediocrità mista a zozzeria. Marina Ripa di Meana. ilGiornaleOff.it.

Con la sua catena di food, Eataly, Oscar Farinetti è un imprenditore di successo a cui non dispiace entrare nel dibattito politico su temi di attualità. Ha voluto dire la sua anche sulla vicenda dell’art. 18 che, per lui, «va bene com’è». A chi scrive, però, è sfuggito un particolare sul quale (a meno di non incorrere in errore o disattenzione) le cronache osannanti sorvolano. Con quale tipologia di contratto Farinetti assume i suoi dipendenti? Giuliano Gazzola. Il Foglio.

La volontà di accontentare tutti, l’incapacità di decidere a favore di qualcosa e quindi escludere qualcos’altro, hanno trasformato il paese in un manicomio (ancora aperto malgrado la legge abrogativa), dove ciò che è permesso non si può fare e ciò che è proibito si fa. Gli austriaci, che ci osservano, dicono che l’Italia è «l’unico sistema anarchico perfettamente funzionante nel mondo». Saverio Verdone, Ultimo manicomio - Elogio della repubblica italiana. Rizzoli. 1992.

Il podestà leghista di Padova, Massimo Bitonci, è impegnato, da settimane, a dimostrare di non essere un federalista ma un federale. Gian Antonio Stella, Sette.

Per Dan Segre, scomparso all’età di 92 anni, lo Stato di Israele incarnava qualcosa di molto simile a Venezia, quando nel 1571, l’ignavia dell’Europa e l’alleanza fra la Francia e il sultano aprirono, con la sua caduta, la marcia degli ottomani su Vienna. Giulio Meotti. Il Foglio.

Ogni giorno vigilo sulla mia tenuta, sull’orto, in scuderia e sul laghetto dove le carpe attendono il giusto amo. Demetrio Veglio, proprietario dell’albergo-ristorante Bellavista di Bossolasco (Cuneo). la Stampa.

Le televisione manda in onda risate registrate di gente morta anni fa. Blog di Beppe Grillo.

Ogni moralizzatore, prima o poi, troverà sulla sua strada un moralizzatore che sarà ancor più moralizzatore di lui e lo moralizzerà. Il Foglio.

Incontro persone, vado nella case. Mi sto massacrando, faccio 700 km al giorno per parlare con i miei elettori personalmente. Sto facendo questo tipo di campagna elettorale perché, come scrisse Corrado Alvaro in un suo libro «il calabrese vuole essere parlato». Santo Raffaele, Fi, primario di dermatologia all’ospedale San Raffaele di Milano. Libero.

Pensate quello che volete, ma Aldo Biscardi, nel suo genere, è un asso. E non lo dico per essere stato ospite un’intera stagione alla moviola del suo Processo. Siccome è nato a Larino, lo sfottono per l’accento molisano. Sarà che da piccolo in estate venivo impacchettato e mandato in vacanza da una mia zia a Guardialfiera (Campobasso), nella valle del Biferno, non capisco questa forma di razzismo linguistico. Come prenderlo in giro per la capigliatura color carota: ma che razza di argomento sarebbe? Vittorio Feltri e Stefano Lorenzetto, Buoni e cattivi. Marsilio.

Marcello si è rigirato a pancia in su e mi stringe la mano («mo’ mi farebbi ’na pènnica»). Walter Siti, Exit strategy. Rizzoli.

La furbastri Inc è una multinazionale. Beppe Severgnini. Sette.

Alana Stewart, nata per via eterologa, attraverso sperma acquistato grazie a quello che lei considera «l’atto violento di comprare e vendere un figlio». Atto che l’ha privata, non solo del vero padre ma anche dei nonni, degli zii, dei parenti paterni. anonymous.org.

Vorrei fare il monaco buddista. Tanto ce lo mettono comunque in the baba. Luigi Serravalli, critico d’arte e scrittore.

«Sono un italiano», dissi. «Vivo qui da due o tre mesi per imparare la lingua e per conoscere Parigi. In tre mesi non ho fatto una conoscenza. Ho bisogno di avvicinare qualcuno. Vengo da un paese del Lago Maggiore dove, se arriva un francese, dopo un po’ di giorni ha già degli amici». Piero Chiara, Il cappotto di astrakan. Mondadori. 1978.

Viaggiando per la provincia italiana ho maturato la convinzione che non bisognerebbe limitarsi a parlare dei ristoranti dove si mangia bene, con stelle o senza stellette, ma anche di quelli dove si mangia male. Auspico una controguida che distribuisca croci invece di stelle e metta in guardia il viandante da certi attentati alimentari e mi piacerebbe vedere pubblicate dai quotidiani mappe simili a quelle dei mari inquinati. Luca Goldoni: Viaggio in provincia, Roma inclusa. Mondadori 1984.

Ci sono persone che, quando sono sole, non bevono. Ma se si ha una bottiglia di vino, non si è mai soli! Il vino non è come la Coca Cola, è un amico. Quino, autore di Mafalda. Libero.

Caro Gesù, è giusto che fai tante religioni. Ma non ti confondi mai? «I bambini parlano di Gesù». Sonzogno. 2006.

Chi si sposa due volte ha solo del tempo da perdere. Roberto Gervaso. il Messaggero.

Paolo Siepi, ItaliaOggi 2/10/2014