Tommaso Lorenzini, Libero 2/10/2014, 2 ottobre 2014
PROBLEMA ALLEGRI SI È RITROVATO SENZA UN PIANO B
Dopo 75 minuti, mentre il Malmoe liquidava l’Olympiacos, la Juve aveva mezza qualificazione in mano, il Calderòn titubante. Poi, una sciocca disattenzione di Lichtsteiner (diagonale difensiva in ritardo) punito dal solito incursore Arda Turan, ha rinvigorito Simeone e rovinato i piani e la luna di miele di Allegri in bianconero. Nulla di irreparabile, poco male anche per il primo gol subito da Buffon in questa stagione, però almeno per quanto riguarda il discorso Champions è tutto da rifare. I veri interrogativi sulla prima sconfitta della Juve nascono dalle difficoltà di leggere il match contro un Atletico molto meno glamour rispetto alla stagione scorsa ma, allo stesso modo, tremendamente paziente ed efficace.
La Signora, invece, si è inceppata, rimanendo per la prima volta a secco e scoprendo improvvisamente che l’unico spartito suonato finora non può essere ripetuto all’infinito: in soldoni, Llorente pivot arretrato per le incursioni di Tevez e compagni può anche non funzionare, e allora sono guai. In questo Allegri ha toppato, non ha preparato un piano B e i cambiamenti in corsa (Morata, Pereyra e Giovinco) sono stati forzati dalle contingenze e non hanno alle spalle un solido piano tattico. Viene da dire nulla di nuovo sotto il sole, a Milano magari qualcuno se lo aspettava.
L’attesa ora si sposta su Juve-Roma di domenica, la curiosità è scoprire come funzionerà il giocattolo bianconero col rientro di Pirlo (mentre Vidal si è inaspettatamente e pericolosamente involuto), e quanto invece Garcia potrà tirare la sua coperta: anche se vincere abitua a vincere.