Fulmini 3/10/2014, 3 ottobre 2014
COMPLEANNI
«Col passare degli anni amo sempre meno celebrare. Anche perché mio padre era nato lo stesso giorno e da quando è morto lui non me la sento di festeggiare» (Walter Mazzarri, che ha compiuto 53 anni mercoledì).
ETA’ «Ai primati non ho mai pensato. Io vado avanti, finché mi sento così bene. E non ho intenzione di fermarmi. Non conta l’età, non c’entrano niente i trentotto anni» (Francesco Totti)
DUBBI «I dubbi non fanno altro che alimentare la mia smania di tornare. Certo, quando invecchi devi saper accettare di non poter fare più certe cose. Ma questa presunta vulnerabilità è anche la mia nuova forza» (Kobe Bryant, 36 anni, in campo nuovamente con i Lakers dopo due infortuni).
ENERGIA «Io ho avvertito subito l’energia positiva. C’è ottimismo, c’è fede. Sono uno a cui piace studiare. Ho chiesto lumi sul triangolo (l’attacco degli 11 titoli Nba vinti da Jackson, ndr) a Michael Jordan, Kobe Bryant e Scottie Pippen. Ora non vedo l’ora di iniziare a imparare. So che funzionerà, ci vuole soltanto pazienza» (Andrea Bargnani).
PRUDENZA «Bisogna avere umiltà, imparare a conoscere i propri limiti, non bisogna esagerare. La velocità devi imparare a controllarla, lo sci non è uno sport più pericoloso di altri ma la regola aurea è la prudenza. Chi comincia deve divertirsi e sciare in allegria, solo così si acquista il senso dell’equilibrio» (i consigli di Pietro Gros per chi vuole iniziare a sciare).
ZINGARO «Vengo da Realicò, La Pampa, Argentina. Sono arrivato presto in Italia, a Parma. Avevo 14 anni. Sono uno zingaro, prima di venire qui avevo fatto anche un mese in Cile in una scuola calcio. L’idea fissa era quella di diventare un forte calciatore» (il talento diciottenne argentino del Parma Josè Mauri).
SPENSIERATEZZA «Di gambe stiamo molto, molto bene. E anche con la testa non stiamo male. Forse ci serve più spensieratezza» (Vincenzo Montella).
LIBERAZIONE «Sul traguardo ho indicato i miei tatuaggi. Ho voluto ricordare così i miei figli, Gloria e Matteo, che negli ultimi due mesi avrò visto sei giorni in tutto. E una terza persona che è molto importante nella mia vita Vincere dopo cinque anni che non mi succedeva, beh, è una liberazione. È un peso che mi sono tolto dalle spalle» (Giampaolo Caruso, vincitore della 95esima Milano-Torino).