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 2014  settembre 28 Domenica calendario

FINANZA E GIGLIO MAGICO, LE NOZZE DELL’AMICO DI MATTEO


L’EVENTO
ROMA Bella sfida, sposarsi nello stesso giorno in cui George Clooney festeggia la promessa di matrimonio. La coincidenza dei due matrimoni, a Venezia il soft power di Hollywood, a Firenze l’hard power di Marco Carrai, uomo chiave del giglio magico renziano, consente comunque un confronto a distanza, local e global, eppure con qualche punto in comune.
Cominciamo dagli sposi. Clooney e Amal contro Carrai e Francesca Campana Comparini. Carrai non è George Clooney, siamo d’accordo. Però un suo fascino ce l’ha e lo esercita, oltre che sulla sposa, anche sul mondo della finanza e dei banchieri, almeno a giudicare dalla vistosa partecipazione della categoria, presente in massa alla cerimonia.
LA CERIMONIA
Il primo grande, grosso, glamourous evento dell’era renziana si è celebrato ieri pomeriggio nella basilica di San Miniato al Monte, chiusa per l’occasione al pubblico. Testimone dello sposo il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in questa veste obbligato a fare quel che gli diceva qualcun altro, cioè il priore e celebrante padre Bernardo Gianni, mentre per una volta è toccato a sua moglie impartire ordini. Agnese Renzi ha infatti diretto il coro della messa.
Se il matrimonio Clooney si sta rivelando una sorta di diretta da Grande Fratello, con i due nubendi seguiti momento per momento da fotografi e cronisti, quello Carrai ha cercato di difendere la privacy con un servizio di sicurezza garantito da polizia, carabinieri e vigili urbani, ma senza rinunciare a una sua spettacolarità. A curare i dettagli del ricevimento è stato lo stesso organizzatore che a Firenze aveva organizzato il matrimonio di Kim Kardashian e del rapper Kanye West. Gli sposi sono giovani e questo è lo spirito del tempo.
I PERSONAGGI
Si diceva dell’ascendente di Matteo Carrai sul mondo delle banche e della finanza. Trentanove anni, presidente di AdF, la società che gestisce l’aeroporto di Firenze e amico della prima ora di Renzi, è uomo influente. E cortese. Colpiti da tante qualità, sono arrivati a San Miniato banchieri come Palenzona e Fabrizio Viola, ad di Montepaschi, Marco Morelli, Davide Serra. C’erano Giuseppe Recchi presidente Telecom e Gian Maria Gros Pietro, il mondo della cultura contemplava Paolo Mieli, presidente Rcs libri e Alessandro Baricco. Mancava il tocco internazionale, direte voi, confrontando l’elenco hollywoodiano che in queste stesse ore schiera a Venezia George Clooney. Invece no, un pizzico di star and stripes c’era anche al matrimonio Carrai: l’ambasciatore degli Stati Uniti John Phillips, per dire, ma anche Michael Ledeen, un americano da decenni presente sulla piazza italiana. A ben vedere, anche le due spose qualcosa in comune ce l’hanno. Sono giovani, di buona famiglia, molto belle e soprattutto fortemente identificate dalla loro professione. Amal prossimamente Clooney è un avvocato che si occupa di diritti civili. Francesca Carrai è una filosofa, curatrice di incontri come il Festival delle religioni. Caratterini forti, le ragazze. Francesca, per dire, due anni fa inviò via Facebook una letterina a Marchionne, colpevole di aver definito Matteo Renzi «il sindaco di una povera e piccola citta», con ciò mancando «di senso di responsabilità e di rispetto» scriveva severa la futura signora Carrai.
LA CITTÀ
Acqua passata, oggi Marchionne non definirebbe più Firenze «povera e piccola». Città capace di richiamare il nuovo potere, invece. Pure Paolo Fresco, che di Marchionne è stato predecessore alla Fiat, è volato dagli USA (o dalla sua casa di Fiesole) a villa Corsini Mezzomonte dove i neo coniugi Carrai hanno salutato, come usa dire, «amici e parenti». A proposito di amici, quelli della politica erano meno di dieci: il sindaco di Firenze, Dario Nardella, il sottosegretario Luca Lotti, i renziani Bonafè e Bonifazi e pochi altri. La politica si porta poco, di questi tempi: o sei presidente del Consiglio, sindaco, sottosegretario a palazzo Chigi, o non t’invitano. George Clooney, pensate, di politico ne ha voluto uno soltanto, Walter Veltroni. Indispensabile, però, visto che gli ha celebrato le nozze.