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 2014  settembre 27 Sabato calendario

LONDRA TORNA ALLA GUERRA IN IRAQ

LONDRA
La Gran Bretagna si unisce all’alleanza militare contro Isis. Il Parlamento britannico, convocato per l’occasione, dopo sette ore di dibattito ha approvato ieri l’intervento aereo in Iraq con un largo margine di 524 voti a favore e 43 contrari.
Deputati di tutti i partiti hanno sostenuto la richiesta del premier David Cameron di avviare attacchi aerei contro «una brutale organizzazione terroristica che rappresenta una minaccia per la Gran Bretagna».
I sei Tornado britannici che da settimane effettuano voli di ricognizione e sostegno logistico alle forze Usa potranno avviare gli attacchi aerei già da questo fine settimana, e Londra potrebbe anche mandare soldati in Iraq per addestrare le forze irachene e curde, ma non per combattere. Cameron ha avvertito che l’intervento durerà «due o tre anni».
La partecipazione britannica agli attacchi aerei contro i terroristi dell’Isis in Iraq è legale e giustificata perché è stata richiesta dal Governo iracheno, ha dichiarato Cameron: «Non siamo nel 2003. Non dobbiamo usare gli errori del passato come scusa per non agire». Il leader dell’opposizione laburista Ed Miliband lo ha sostenuto: «Voto a favore per proteggere il nostro interesse nazionale, la nostra sicurezza e i valori nei quali crediamo», ha detto.
Il voto di ieri è limitato all’intervento in Iraq e il partito laburista ha chiesto una risoluzione Onu prima di dare il via libera a eventuali attacchi aerei in Siria. Cameron ha dichiarato che non ci sono ostacoli legali a un intervento anche in Siria, ma si è impegnato a consultare prima il Parlamento.
Gli attacchi aerei degli alleati - ai quali ieri oltre alla Gran Bretagna si sono uniti anche Belgio e Danimarca - potrebbero tuttavia «fare scattare rappresaglie e attentati terroristici in Europa», ha avvertito ieri Guilles de Kerchove, coordinatore europeo contro il terrorismo ricordando che è superiore al previsto - «oltre tremila» - il numero di cittadini europei che si sono uniti ai jihadisti in Siria e Iraq. Dieci i raid americani ieri nei due Paesi.
Nicol Degli Innocenti, Il Sole 24 Ore 27/9/2014