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 2014  settembre 26 Venerdì calendario

IN JEANS DA BAZOLI

Una volta Romain Zaleski era un noto raider finanziario, intrepido scalatore di società che contano, da Mediobanca a Rcs, da Intesa a Monte Paschi, da Telecom a Generali. Insieme all’amico Giovanni Bazoli, gran capo di Banca Intesa, i due facevano il bello e il cattivo tempo nell’economia italiana. Ora è cambiato tutto. Mentre Zaleski se ne va in giro per l’Europa a bordo di voli low cost per disputare tornei di bridge, il 17 settembre uno sconosciuto industriale delle Marche, Franco Stocchi, lo ha spodestato dalla Mittel, piccolo salotto della finanza cattolica milanese. E adesso il fondatore di Mittel, Bazoli, si ritrova un produttore di jeans per conto terzi a decidere le strategie future della sua creatura. Per di più l’imprenditore Stocchi è anche il padrone di casa della finanziaria. Infatti, sono suoi quasi tutti gli uffici Mittel di piazza Diaz, che si trovano sotto la famosa terrazza Martini, quella del panorama mozzafiato su Milano.
I quattrini fatti con i jeans, l’imprenditore pesarese li ha infatti investiti nel mattone, spaziando sull’asse Milano-Parigi. Il pezzo forte della sua Compagnie d’Angely è un prestigioso palazzo vicino agli Champs-Elysées. E da padrone di casa ben informato sui guai dell’inquilino, ha comprato per 23,6 milioni di euro il 15,3 per cento delle azioni Mittel dalla Tassara di Zaleski, costretta a liquidare le sue partecipazioni per restituire alle banche i colossali prestiti avuti in passato.
Adesso Stocchi è il primo azionista di Mittel. Nato a Urbania 68 anni fa, non ama stare sotto i riflettori, gestisce il business da Pesaro e frequenta poco Milano. A sbrigare gli affari nella city ci pensa il commercialista Marco Colacicco, che ha l’ufficio sempre in piazza Diaz. L’imprenditore in jeans è uno che si è fatto da sé. Da ragazzo lascia la Valle del Metauro per andare in Svizzera a fare il fresatore. Torna a Pesaro per creare la Sgm, un’azienda meccanica che lavorava per Benelli. Poi si dedica al tessile, con la Blue Fashion Group. Fa il botto acquisendo la maggioranza della Jeckerson, una marca di jeans e abbigliamento da golf che Stocchi aveva creato insieme al bolognese Carlo Chionna. Stocchi lo liquida per 9,2 milioni di euro e, poco prima dello scoppio della crisi, rivende per 140 milioni la totalità delle quote a un fondo inglese. Un colpaccio per Stocchi, un po’ meno per i britannici, ora alle prese con un piano di risanamento che di striscio tocca la Blue Fashion Group. La società, infatti, della Jeckerson doveva rimanere fornitore ma, dopo un po’, i nuovi proprietari hanno disdetto ordini milionari. Uno schiaffo che ha spinto l’imprenditore a chiudere con tutti i clienti nazionali: «Per non essere soggetti al rischio Italia», sostiene nel bilancio. Comunque, già da tempo aveva deciso di mettere in secondo piano il tessile, affidato alla Blue Line Project, società controllata dalla sua famiglia ma per il 40 per cento nelle mani della lussemburghese Hfx.
L’ingresso in Mittel è stato definito «amichevole» dal presidente della finanziaria, Franco Dalla Sega, che siede anche nel consiglio di sorveglianza di Intesa. Stocchi, oltre a mettere piede nel salottino buono ma impolverato (la holding detiene partecipazioni in Moncler, Intesa, Ubi e Rcs), vuol sterzare con decisione su servizi, nuove tecnologie e immobiliare. Ma prima di cambiare pelle alla Mittel, dovrà fare “il giro delle sette chiese” per raccogliere il consenso degli altri soci, per lo più di matrice cattolica e da sempre vicini a Bazoli (vedi grafico a fianco).
Mentre tutto questo accadeva, domenica 21 settembre Zaleski viaggiava su un volo WizzAir di ritorno da Vilnius, Lituania. Era lì con il suo team Breno – l’ha chiamato come il paesotto della Val Camonica dove vive - per partecipare a un torneo internazionale di bridge. È arrivato penultimo. Avrà tempo di migliorare, allenandosi nel nuovo tempio dedicato al raffinato gioco di carte che lui stesso ha creato a Breno.