d. d. p., la Repubblica 26/9/2014, 26 settembre 2014
DE MAGISTRIS, PER LA LEGGE VA SOSPESO
NAPOLI.
La legge Severino sulla strada della giunta arancione. Dopo la condanna per abuso d’ufficio nel caso Why Not, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris rischia di essere sospeso dall’incarico in base alle legge approvata nel 2012, la stessa che ha portato alla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. «La norma è chiara» assicura Dario Stefano, senatore di Sel, presidente della giunta per le immunità di Palazzo Madama che si è occupata del caso del leader di Forza Italia. «L’articolo 11 prevede, per il sindaco condannato, anche con sentenza non definitiva, per abuso d’ufficio, la sospensione d’ufficio dalla carica». Il provvedimento «può durare al massimo diciotto mesi», aggiunge il senatore che poi cita due precedenti: la sospensione del sindaco di Fasano scattata nel marzo 2014 e quella del presidente della Provincia di Latina dell’ottobre 2013. De Magistris si prepara a impugnare in appello la condanna a un anno e tre mesi comminata per i tabulati di parlamentari acquisiti senza autorizzazione dal suo consulente dell’epoca, Gioacchino Genchi, durante l’inchiesta condotta come pm a Catanzaro. Ma intanto il prefetto, appena avrà ricevuto gli atti, potrà sospenderlo. E dopo? Contro il provvedimento si può ricorrere al Tar. Il Comune sarebbe guidato dal vice sindaco Tommaso Sodano, a sua volta alle prese con una condanna in primo grado per resistenza a pubblico ufficiale e con un rinvio a giudizio per calunnia (ma per questi reati la legge Severino non scatta). De Magistris intanto esclude le dimissioni: «Ci sono pezzi di Stato collusi che vanno abbattuti e servitori dello Stato di cui esser fieri: non mollo, resisto e lotto per la giustizia». Il suo obiettivo è allargare la maggioranza (appesa al voto del sindaco e del presidente del consiglio comunale) in vista dell’approvazione del bilancio prevista per oggi.
d. d. p., la Repubblica 26/9/2014