c. p., la Repubblica 25/9/2014, 25 settembre 2014
AI FIGLI ANCHE IL COGNOME DELLA MADRE
ROMA.
In nome della madre. Dopo secoli di tradizioni e consuetudini, anche in Italia cade l’obbligo del cognome paterno, arriva la libertà di scelta su come chiamare i figli. La Camera, con 239 voti favorevoli e 92 contrari (tra i quali la Lega, favorevoli con qualche defezione Pd e Sel, astenuti M5S mentre Forza Italia ha dato libertà di scelta), ha infatti approvato, con voto segreto, il testo sul doppio cognome, che ora passerà all’esame del Senato. La proposta di legge adegua il nostro ordinamento alla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che ci aveva condannato per mancato rispetto dei diritti civili, e ci porta in linea con Francia, Spagna, Gran Bretagna e Germania dove la scelta del cognome è libera.
Se passerà a Palazzo Madama, ma si annunciano polemiche e voti contrari anche all’interno della maggioranza, si potranno chiamare i figli col cognome della madre o con quello del padre oppure con tutti e due. Se c’è accordo, nell’ordine deciso dai genitori, se invece mamma e papà non riescono a trovare un’opinione comune la legge prescrive la scelta in ordine alfabetico.
«Un assurdità», dice l’onorevole Stefania Prestigiacomo di Forza Italia. «Io sono favorevole al cognome materno, mio figlio ha anche il mio oltre a quello del suo papà. Ma i genitori devono prendersi le responsabilità di decidere. E chi fa le leggi deve evitare i conflitti all’interno delle famiglie, si doveva stabilire un ordine, sicuramente non quello alfabetico. È ingiusto, al limite è quasi meglio tirare a sorte». Il maggiorenne che ha il solo cognome paterno o materno, con una semplice dichiarazione all’ufficiale di stato civile, potrà invece ora aggiungere il cognome dell’altro genitore.
c. p., la Repubblica 25/9/2014