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 2014  settembre 24 Mercoledì calendario

RECORD STORICO

Prosegue il trend negativo dei fallimenti che nel primo semestre 2014 hanno raggiunto un nuovo record storico. L’andamento sembra confutare le tesi ottimistiche di Palazzo Chigi che alludono a una modesta ripresa.
Nel secondo trimestre 2014, infatti, si è registrato un nuovo incremento dei fallimenti, oltre 4.200, il 14,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: 46 al giorno. Nel primo semestre i default sono stati oltre 8mila (+10,5% sul 2013), un record assoluto dall’inizio della serie storica risalente al 2001. È quanto rileva la consueta indagine di Cerved, società specializzata nell’analisi del rischio di credito. In particolare, la crescita più rilevante dei fallimenti si è registrata tra le società di capitale, la forma giuridica in cui si concentrano i tre quarti dei casi, che superano nel primo semestre quota 6mila.
A livello settoriale, la maglia nera spetta ai servizi (+15,7%), in netta accelerazione rispetto al primo semestre del 2013. Rallenta, invece, il ritmo di incremento nelle costruzioni (+8,2% a fronte del +11,2% del 2013) e nella manifattura (+4,5% contro il +10,5%). La sofferenza riguarda tutta l’Italia. «I tassi di crescita – commenta l’ad di Cerved, Gianandrea De Bernardis - sono ovunque a doppia cifra ad eccezione del Nord Est (+5,5%). I fallimenti nel Sud e Isole hanno segnato un +14%a fronte del +10,7% del Nord Ovest e del +10,4% nel Centro».
«La nuova recessione - conclude De Bernardis – sta spingendo fuori dal mercato anche imprese che avevano superato con successo la prima fase della crisi». Molto preoccupata anche Confcommercio secondo cui «le imprese fronteggiano un quadro di crisi strutturale a causa della stagnazione dei consumi e dell’elevata pressione fiscale».