ItaliaOggi 23/9/2014, 23 settembre 2014
IL PRIMO MORTO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE È STATO UN CAPORALE FRANCESE DI 21 ANNI
La storia del caporale francese Jules Andrè Peugeot, morto a 21 anni, per mano tedesca, alla vigilia della dichiarazione di guerra del primo conflitto mondiale, racconta un episodio inedito nei rapporti di allora tra Francia e Germania. Nel conflitto a fuoco tra francesi e tedeschi, morì anche il sottotenente tedesco, Albert Mayer.
La loro morte non fu un incidente di frontiera, fuori dal conflitto. I fatti avvennero il 2 agosto 1914, verso le 10 del mattino, nel territorio di Belfort. La guerra non era ancora stata dichiarata, tuttavia il governo francese si apprestava a decretare la mobilitazione generale. Le frontiere erano in allerta. La febbre militare stava montando tra i Vosgi e il massiccio del Giura, nel varco di Belfort dove sarebbero passati gli invasori. Per evitare incidenti il 30 luglio lo stato maggiore francese aveva chiesto alle sue truppe di arretrare di una dozzina di chilometri. A Mulhouse, città tedesca, un sottotenente Albert Mayer, 22 anni, del 5° reggimento cavalleria, venne designato per una missione di ricognizione sulla frontiera francese con l’obiettivo di testare la forza del nemico. Come ha raccontato lo storico Marc Glotz in un libro molto interessante, Mayer aveva dichiarato che sentiva che non sarebbe tornato vivo da questa missione. Il 2 agosto, alle 8.15, penetra in Francia, a Courtelevant, fino a che arriva a scoprire lo stazionamento dell’avamposto della fanteria francese in un casolare isolato. E’ lì che il caporale francese André Peugeot, 21 anni, si era nascosto con 4 dei suoi uomini. E’ domenica e regna la calma. Alle 10 del mattino gli ufficiale sono alla messa e Peugeot sta scrivendo alcune lettere. Sembra tuto tranquillo, ma l’arrivo dei tedeschi è a effetto sorpresa. A dare l’allarme è la figlia dei proprietari del casolare dove si erano nascosti i francesi, che ha aveva visto i tedeschi mentre si era allontanata da casa per andare a fare rifornimento di acqua. Il sottotenente Mayer prende la ragazza e l’uccide. Ed è a quel punto che Peugeot, messo in allerta dalle grida della ragazza, prende la mira ma a sua volta riceve tre schioppettate. Si feriscono a vicenda. Peugeot ritorna nel casolare e Mayer sarà ucciso poco lontano dai soldati che stavano rientrando con il rancio. Erano le 10.15 ed erano già caduti i primi due soldati di una guerra non ancora dichiarata, e che si tradurrà in una grande macelleria militare di tutti i tempi. Altra ironia della sorte: i loro due cadaveri saranno disposti fianco a fianco in un garage di Joncherey. Alcuni derubano la salma del tedesco prima di venire seppellito nel 1920 nel cimitero tedesco di Ilfurth, vicino a Multhouse. Quanto a Peugeot, venne trasportato a Etupes, non lontano dal luogo dei fatti, dove si svolse una cerimonia pubblica a testimoniare quanto la Francia tenesse al quel suo primo soldato morto per mano tedesca. Nel 1915, la città di Montbéliard aveva promosso una sottoscrizione per erigere un monumento alla memoria del primo giovane milite, Peugeot, morto per mano tedesca. Venne inaugurato il 16 luglio 1922 con una targa sulla quale si leggevano incise le seguenti parole: «Più di trenta ore prima che dichiarasse guerra alla Francia, la Germania imperiale e reale ha sparso il primo sangue francese». Una scritta incisa su una targa di legno è stata affissa sulla porta del casolare dove è morto il caporale Peugeot. Il 17 luglio 1940, i tedeschi fecero saltare il monumero al caporale Peugeot dopo diversi tentativi. Si salvò solo l’effige mortuaria che è ancora oggi visibile. Dopo la guerra è stata deposta una croce mortuaria sullo stesso luogo, ma si dovrà attendere il 1959 perché venisse eretto un «muro della memoria» a lavare l’affronto. Questo muro viene inserito nella lista degli 80 monumenti della Grande Guerra che aspettano l’incoronazione dell’Unesco. Se per la Francia, il soldato Peugeot è stato un eroe, il soldato tedesco Mayer è stato un milite calunniato, perché, secondo una ricostruzione tedesca, egli non aveva violato la frontiera. E un’ora prima della morte dei due soldati, francese e tedesco, in Polonia, si contava la prima vittima del primo conflitto mondiale.
ItaliaOggi 23/9/2014