Giuseppe Guastella, Corriere della Sera 23/9/2014, 23 settembre 2014
CONSIGLIERI CONDANNATI A RISARCIRE
MILANO — Guadagnano abbastanza i consiglieri regionali da poter pagare di tasca propria il ristorante, l’albergo o il taxi senza presentare il conto dalla Regione Lombardia, anche perché una parte della «non irrilevante indennità» che incassano copre proprio le spese di vitto, alloggio e viaggio. Al termine dei primi due processi sui rimborsi irregolari dei gruppi consiliari, la Corte dei conti della Lombardia ha condannato anche per questo l’ex pdl Alessandro Colucci a pagare 25 mila euro. Pagheranno anche Giulio Boscagli (1.250) e Paolo Valentini Puccitelli (11.250), gli ex capigruppo che vistarono i rimborsi senza dire niente. Analoga sorte per i leghisti Maria Luciana Ruffinelli e Stefano Galli. La prima dovrà versare 15 mila euro, il secondo 7.500 quale ex capogruppo. Considerate legittime le spese per computer e telefonini, la procura guidata da Antonio Caruso con il pm Alessandro Napoli aveva chiesto condanne di circa un terzo superiori, ma i giudici presieduti da Claudio Galtieri hanno ritenuto che non sia stato dolo ma solo colpa grave e che la responsabilità sia da addossare anche all’ufficio di presidenza (non coinvolto) e a un andazzo che ormai andava avanti da anni.