Guglielmo Longhi, La Gazzetta dello Sport 23/9/2014, 23 settembre 2014
LEALI: «L’EREDE DI GIGI? NON SONO L’UNICO»
L’etichetta è una dolce condanna che si porta dietro da un paio d’anni: è l’erede di Buffon, è il nuovo Buffon, è bravo come Buffon. Nicola Leali, classe ‘93, portiere in prestito dalla Juve al Cesena, incassa l’ingombrante paragone, ma aggiunge che «ormai gli eredi di Gigi sono tanti». Modestia e parole di circostanza a parte («Ora penso a far bene»), è chiaro che la partita di domani non può essere come le altre. Intanto perché l’erede, più o meno illegittimo, incontrerà un de cuius che per fortuna del calcio italiano scoppia di salute e che non ha molta voglia di fare testamento. E che il giovane Leali conosce bene per aver diviso con lui il ritiro dell’estate 2012 prima di andare in prestito al Lanciano e nello scorso campionato allo Spezia. «È sempre stato il mio modello - spiega Leali, che nel 2011 ha debuttato in A col Brescia proprio contro il Cesena - sono un tipo freddo, ma vedendolo in campo sono sicuro che un po’ di emozione la sentirò. Arrivare al suo livello è un obiettivo, ma devo migliorare». È comunque sulla buona strada: sabato con l’Empoli è stato tra i migliori, compiendo almeno tre parate importanti. La più difficile? «Quella sul tiro di Verdi, che ha cercato di sorprendermi in controtempo». Dopo Tavano, che l’ha battuto solo su rigore, l’esame di Tevez. Col dovuto rispetto, il coefficiente di difficoltà è destinato ad alzarsi: «Diciamo che bloccare Tevez mi farebbe guadagnare molti punti». Sa di essere tenuto d’occhio da tempo dagli osservatori bianconeri e quindi «non sarò giudicato da una sola partita».
Anche per Pierpaolo Bisoli la sfida di domani non è banale: è stato il primo allenatore a strappare un punto nello stadio appena inaugurato e che da lì a poco sarebbe diventato un fortino inespugnabile. Era il 21 settembre 2011, come adesso quarta giornata. Bisoli guidava il Bologna, ma quel pareggio (Vucinic, Portanova) non gli portò fortuna, visto che la settimana successiva, sconfitta con l’Inter, fu esonerato. Un solo punto, ma buono.