Marco Belpoliti, La Stampa 22/9/2014, 22 settembre 2014
UN BASTONE PER NARCISO
C’era da aspettarselo. Prima o poi qualcuno ci avrebbe pensato. Creare un gadget per il Selfie. Selfie non è solo una delle parole più usate oggi nel mondo (Oxford Dictionary l’ha proclamata la parola del 2013), ma anche un’attività consueta ogni giorno per milioni di persone. Ecco qui la prolunga, lo strumento che consente di allungare di parecchio il braccio teso, per realizzare lo scatto del Selfie, superando così i limiti di arti corti, inquadrature limitate e autoscatti risicati. Lo si trova in offerta in vari siti commerciali del web, a prezzi abbastanza contenuti: meno di 20 euro quello più raffinato, 10-15 quello più semplice. Viene descritto così: «Bastone supporto monopiede per autoritratto foto selfie, con foro vite per fotocamera e smartphone, con telecomando bluetooth per scatto foto, con tasto on/off e zoom in/out». Detto altrimenti, si fissa lo smartphone sulla cima del bastone, quindi lo si estende a piacere, poi si scatta usando un telecomando; si può anche zoomare a piacere (il telecomando alza il prezzo). In un recente saggio sull’autoritratto fotografico, Lo specchio vuoto (Laterza), il fotografo Ferdinando Scianna dedica l’ultimo capitolo alla pratica del Selfie. Costretto a fare i conti con questa nuova attività, Scianna, che di ritratti se ne intende, si mostra critico verso il Selfie. Dopo aver citato la battuta di Andy Warhol, per cui ciascuno avrebbe diritto al suo quarto d’ora di celebrità, Scianna ci ricorda che non ci sono abbastanza quarti d’ora per tutti. La sua critica al nuovo autoritratto di massa s’incentra sulla considerazione che il Selfie non sia un vero autoritratto. Non ci si mette più in posa per offrire alla macchina, al mondo, l’istante migliore, quello che vale la pena di conservare, ma si produce compulsivamente, scrive Scianna, «un incessante menù di immagini di noi stessi per poi, contestualmente, condividere quelle salvate e distruggere le altre». Per il fotografo siciliano, il Selfie sarebbe in sostanza un «vivere per sé», un modo per sfuggire alla depressione con continue iniziazioni di narcisismo. Lo specchio vuoto è questo: Narciso si contempla nello specchio d’acqua tecnologica e non vede nessuno. Ora Narciso avrà a disposizione un bastone. Non è quello usato da Edipo cieco per appoggiarsi nel suo cammino, serve invece per allungare il braccio che regge lo specchio. A 19,99 euro è alla portata di tutti: democrazia dell’autoscatto.
Marco Belpoliti, La Stampa 22/9/2014