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 2014  settembre 20 Sabato calendario

CIAO MAMMA, VADO IN GUERRA

Sabrina ha diciassette anni, Coralie ne ha quindici, Elsa ne ha quattordici. Vivono in città diverse, non si conoscono. Litigano con i genitori perché vogliono andare a un concerto, oppure perché fanno tardi la sera? Nossignori, sono ai ferri corti con mamma e anche con la polizia francese perché vogliono andare a fare la guerra santa con i tagliagole dell’Isis. Il loro caso fa scalpore in Francia, ma ai “servizi” risulta che almeno duemila giovani hanno raggiunto la Siria o l’Iraq per mettersi agli ordini del neo-califfo Abu Bakr al-Baghdadi. Di origine spesso arabo-islamica ma titolari di cittadinanze prevalentemente europee, questi volontari della morte e dell’omicidio bilanciano le delusioni dell’Occidente in crisi di valori e di benessere con forme fanatizzate di ritorno alle origini, con la ricerca di una identità diversa e radicale. Su internet trovano tutto: i reclutatori che li convincono, i dispensatori della nuova fede religiosa che li spingono verso forme parossistiche di islamismo vendicatore, gli istruttori che li incitano a imparare l’uso delle armi per usarle contro gli infedeli corrotti. Quanto si è scoperto anche da noi, in Veneto, è soltanto una piccolissima punta dell’iceberg. E coloro che partono senza essere identificati (sono sempre più numerose le ragazze) potrebbero tornare un giorno nel loro Paese con un regolare passaporto, pieni di odio e addestrati al terrorismo. Nei confronti dell’Isis anche noi abbiamo una guerra santa da combattere.