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 2014  settembre 22 Lunedì calendario

IL COMPLESSO DI VALERIE - I

libri bisognerebbe sempre leggerli prima di criticarli. E quello di Valérie Trierweiler, Merci pour ce moment, grazie per questo momento, è un bel libro, pure ben scritto. Che purtroppo non si trattiene dall’essere meschino, quando da autobiografia diventa vendetta privata. Non c’è nulla di irrimediabile per François Hollande, tranne quel sansdents, senza-denti, riferito ai poveri, che gli resterà appiccicato come una maledizione. Dicono che l’autrice sia rimasta in dubbio fino all’ultimo se lasciarlo o toglierlo. L’avesse tolto, avrebbe venduto meno, ma avrebbe pubblicato un libro migliore. Non occorre Sigmund Freud per capire le ragioni della vendetta. Le pagine migliori di Valérie sono quelle in cui racconta la formazione di una bambina che sui moduli scolastici doveva scrivere, alla voce padre, Gig (Grande invalido di guerra: al signor Jean-Noël Massonneau mancava una gamba), e alla voce madre sans profession. Con i suoi cinque fratelli, la domenica visitava gratis i musei con la carta per le famiglie disagiate. Le è rimasto dentro un confessato senso di promozione sociale, che il fatto di «non essere stata né sposata, né protetta» dal presidente ha acuito. Non a caso Valérie voleva intitolare il libro Illegittima.