Fulmini 23/9/2014, 23 settembre 2014
GOSSIP
«Il gossip è come alcune medicine. Preso a piccole dosi fa bene, aumenta la tua popolarità, ti fa entrare anche in quelle case dove di nuoto non si parla mai. Ma se esageri, rovini tutto» (Filippo Magnini).
NORMALE «È abbastanza normale che io vorrei in squadra Cristiano Ronaldo e Messi, ma a Cagliari non vengono» (Zdenek Zeman).
VELLUTO «Se avessi voluto andare sul velluto non sarei venuto qui. Troppo facile allenare a Milanello» (Rino Gattuso, mister dell’Ofi Creta).
FABBRICA «Sto coi piedi per terra. Ho lavorato un anno in fabbrica, adesso faccio quello che mi piace e che ho sempre desiderato: voglio godermi questi anni magici e migliorare ancora tanto» (Sonny Colbrelli, uno degli azzurri al Mondiale di ciclismo).
CURVE «Le curve italiane non sono come quelle inglesi degli anni ’70, dove c’erano tutti minatori. Nelle gradinate italiane ci trovi il giovane notaio, l’impiegato di banca, l’operaio e il disoccupato. È l’unico posto dove c’è unione a prescindere dalla posizione sociale» (lo scrittore Enrico Brizzi).
DONNE «Seguo poco la politica, ma noi donne abbiamo l’intelligenza per stare nei posti di comando tanto quanto un uomo. Forse delle volte anche più di un uomo. Detto questo, al governo deve starci chi merita, non solo perché sei una donna» (Francesca Piccinini).
FEDE «Non è questione di maschi e di femmine. È una questione individuale. Ci sono preti che prendono i voti per vocazione, altri che lo fanno senza la stessa intensità. Ma io non voglio giudicare, non si tratta di essere migliori o peggiori. La fede la si ha. Difficilmente ce la si può dare» (la differenza di rendimento tra i tennisti e le tenniste azzurre secondo Barazzutti).
RABBIA «Ricette? Saranno i miei giocatori a indicarmi la via, a farmi capire come dovremo giocare in attacco, e io li seguirò. In difesa invece le regole le detto io. Partiamo subito da un concetto: voglio vedere intensità e rabbia» (Gianmarco Pozzecco, coach di Varese).
MEDICINE «Ho la medicina per la mia squadra: in allenamento correranno finché non gli viene il vomito. Vedrete che sarà un rimedio efficace» (Sinisa Mihajlovic).
PATRIOTTISMO «Ormai guardo solo l’Italia: divento supertifoso, stacco il telefono, non parlo con nessuno. Mi alzo in piedi quando c’è l’inno e lo canto pure. La Nazionale è l’ultimo anelito di patriottismo che ci è permesso» (Pif, palermitano, tifoso della Juventus pentito).