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 2014  settembre 17 Mercoledì calendario

CERCASI AMORI DISPERATAMENTE


Milano, settembre
Qui, a lato, potete vedere un istante di un incontro tra una escort e un ragazzo disabile. Ovviamente i protagonisti di quegli scatti resteranno anonimi. Vi possiamo dire che lui ha una disabilità non gravissima, dovuta a un incidente stradale, però deve ancora abituarsi al suo nuovo stato, ha paura di mostrarsi, di avere rapporti intimi, di corteggiare una donna. Lei è venezuelana, ha 25 anni e ovviamente poca voglia di parlare. Però una cosa ce l’ha detta: «I clienti diversi, magari sulla carrozzina, non mi fanno impressione. Soprattutto so che da loro non ho nulla da temere. Io ho paura di quelli normali, quelli che la notte mi caricano in auto e hanno ancora sul sedile posteriore il seggiolino portabambini».

Un argomento proibito
La sfera sessuale dei portatori di handicap è sempre stata argomento tabù, un segreto che restava chiuso nelle famiglie. Ora qualcosa sembra muoversi: l’attrice Giorgia Wurth ha pubblicato il romanzo L’accarezzatrice, che presto diventerà un film, e lo scorso aprile è stato presentato in Senato un disegno di legge sull’argomento. Introdurrà in Italia la figura professionale dell’assistente sessuale, ossia qualcuno che, grazie a una formazione psicologica e medica, «sia in grado di aiutare le persone con disabilità fisico-motoria, psichica, o cognitiva, a vivere un’esperienza erotica, sensuale o sessuale». L’atto è stato e firmato da 13 senatori, tra cui anche Pietro Ichino di Scelta Civica. Il capofila, il democratico Sergio Lo Giudice, spiega: «La mia proposta di legge vuole solo regolamentare un’area in cui i disabili e le loro famiglie sono abbandonati e si arrangiano. Non creiamo nulla, cerchiamo solo di regolamentare un fenomeno già esistente e di immaginare degli operatori preparati per affrontarlo in maniera adeguata, come avviene nei Paesi del Nord Europa». Ovviamente i tempi si prevedono lunghi, la discussione in aula non è ancora entrata nel calendario, e oltre a questo ci sono altri problemi da superare.
Nei Paesi dove è prevista una assistenza affettivo-sessuale ci sono leggi che regolano tutto il settore dei sex worker, che in Italia invece mancano integralmente. È lo stesso senatore Lo Giudice ad ammetterlo: «Io ho presentato anche una proposta di legge per la regolamentazione della prostituzione. È necessaria, ma credo che un’assistenza che preveda anche un’educazione alla corporeità e all’affettività delle persone disabili, con carenze cognitive, sia una cosa diversa».

Il corso a bologna
In questi giorni si stanno selezionando i candidati per il primo corso di formazione per assistenti sessuali che partirà con l’anno nuovo a Bologna: i candidati sono circa 80, i posti una trentina. Tra i promotori dell’iniziativa, il sessuologo Fabrizio Quattrini, professore all’Università dell’Aquila e presidente dell’istituto di sessuologia scientifica di Roma: «Noi formeremo operatori capaci di educare al benessere emotivo, affettivo, corporeo. Per affrontare, sotto questo aspetto, per esempio, un ragazzo autistico, è necessario avere una preparazione di alto livello».
Resta inteso che, se non verrà approvata la legge, chi frequenterà il corso dopo non avrà in mano nulla. Il professor Quattrini questo lo sa bene: «Certo, però forse i tempi sono maturi. Glielo assicuro, non parliamo di prostituzione, ma di un problema reale, che migliaia di famiglie si trovano ad affrontare ogni giorno».