Fulmini 20/9/2014, 20 settembre 2014
SQUADRA
«Io non faccio altro che fare squadra, gioco a basket con i ragazzi, ci vado a cena. E poi questo. Ma quando parlerò io a qualcuno non piacerà. E io parlerò tra qualche settimana» (Fernando Alonso).
RECORD «Totti per me è stato semplicemente “Il giocatore”. Quello che sa fare tutto, in ogni parte del campo, che ha le giocate che nessuno si aspetta. Totti per tanti anni si è caricato sulle spalle la Roma: generoso, altruista, ha pensato sempre più alla squadra che a se stesso. Se fosse stato egoista il record di Piola lo avrebbe già superato» (Zdenek Zeman).
CRISI «È come con le crisi economiche: tutti sono bravi a spiegarle dopo, nessuno ti dice prima che andrà in un certo modo. Ora è inutile parlarne, il passato non ha rimedio» (Adiano Galliani e i pessimi risultati del Milan dell’ultima stagione).
VIAGGIATORE «Non ho mai voluto tornare su strade già battute, cercare di rivivere emozioni che sono e resteranno irripetibili. Ho cercato, allora come adesso, qualcosa di diverso. Mi sento un viaggiatore sulle strade del calcio, il campo non è la sola cosa che conta. Conta anche quello che c’è fuori» (Alessandro Del Piero e la nuova avventura in India).
MONUMENTO «Mi dicono che sono entrato nella Storia, che sono un monumento. Mi viene da ridere. Parlano di coppe e di trionfi, ma quelli sono solo miei e dei miei compagni di squadra. come campione ho fallito la mia missione. La Storia è un’altra cosa, e i monumenti, quando non fanno una brutta fine per motivi politici, di solito finiscono per essere poco più che arredo urbano, habitat per piccioni, o cose del genere» (Dino Zoff).
CASCO «Il futuro? Nulla è cambiato, con questo team ho un rapporto speciale da quando avevo 12 anni. Indosso il casco Red Bull da allora ed è impossibile capire cosa accadrà, in quale team guiderò nel prosieguo della mia carriera. È impossibile prevedere il futuro» (Sebastian Vettell).
GRIGIO «Da noi si tende a estremizzare tutto, a fare bianco o nero di ogni cosa. Il grigio non ci interessa, siamo un popolo affamato di carne umana, vogliamo, cerchiamo lo scandalo a tutti i costi, ed esaurito l’effetto sorpresa, ci dimentichiamo tutto. Il problema doping invece esigerebbe una riflessione seria e globale» (Niccolò Campriani, un oro e un argento nella carabina ai Giochi di Londra).