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 2014  settembre 16 Martedì calendario

KOSTNER RISCHIA 4 ANNI HA COPERTO SCHWAZER E ADESSO È NEI GUAI

Alex Schwazer è a Innsbruck dove studia management sportivo, all’estero, lontano dalla marcia e dal passato ma il suo nome ha messo sottosopra il mondo dell’atletica e ora rischia di chiudere la carriera della ex fidanzata.
Gli atti dell’inchiesta firmata dalla procura di Bolzano arriveranno domani ai quattro indagati e al Coni. Finisce la fase delle indiscrezioni e inizia quelle delle conseguenze e chi rischia di pagare più caro è Carolina Kostner che potrebbe persino scontare una squalifica più lunga di Schwazer, fermato per 3 anni e mezzo.
Venerdì la pattinatrice, bronzo alle ultime Olimpiadi, sarà ascoltata dalla procura antidoping e qui si esce dalla pratica penale e si entra in quella sportiva. Kostner ha coperto Schwazer nell’estate del 2012. Non è chiaro se lei fosse o no consapevole dei traffici del fidanzato ma è sicuro che abbia mentito agli ispettori della Wada, l’agenzia antidoping mondiale. Lo ha spiegato lei stessa nell’interrogatorio dell’ottobre 2013: «Ancor prima di aprire la porta fu lo stesso Alex a chiedermi per favore di dire che se si fosse trattato dei controlli dovevo rispondere che lui si trovava a Racines dove effettivamente aveva dato la reperibilità così io feci, arrabbiandomi poi con lui».
Dopo quella giornata convulsa il fidanzamento si è trascinato per altri mesi anche se i due hanno subito smesso di farsi vedere insieme. La storia si è chiusa ufficialmente prima dei Giochi di Sochi. Da allora il nome di Carolina è stato spesso accostato a quello dell’ex durante le inchieste delle procure di Bolzano e Padova dove si parla di medicinali sospetti comparsi all’improvviso in frigo e macchinari per l’ossigeno, ma non sono questi i dettagli che possono causare i guai veri. Il problema è la bugia detta davanti alla porta di casa, la copertura di una fidanzata presa in contropiede, peccato che la ragazza in questione sia una sportiva professionista, tesserata da una federazione internazionale che sottoscrive le regole antidoping e la reazione dell’innamorata diventa «complicità», infrazione alla regola 2.8 del codice Wada che porta a una pena da 4 anni di inibizione alla squalifica a vita.
Dopo le Olimpiadi Kostner si è presa una pausa dalle gare prima di decidere che fare del suo futuro. In questa stagione non erano previste competizioni, solo esibizioni ma in caso la procura la ritenesse colpevole le sarebbero vietate anche quelle, almeno gli spettacoli gestiti dalla federghiaccio mondiale, la maggior parte.
Per evitare sul nascere futuri casi Schwazer con strascichi così deprimenti, il Coni ha chiesto e ottenuto l’accesso al sistema Adams, l’archivio della Wada che contiene tutte le informazioni su controlli, sulla reperibilità e sul passaporto biologico. Ci avevano già provato in passato ma il garante della privacy aveva sempre negato l’autorizzazione. Ora invece il Coni vedrà subito se un atleta sgarra senza aspettare informative altrui e il presidente Malagò assicura: «Sarà un potente strumento per incrementare la lotta al doping». E per vincolare gli atleti al rispetto delle regole prima che i danni diventino ingestibili.
Giulia Zonca, La Stampa 16/9/2014