Grazia Longo, La Stampa 16/9/2014, 16 settembre 2014
OMICIDIO ESPOSITO “DE SANTIS ACCOLTELLATO PRIMA DI SPARARE”
Tira un sospiro di sollievo Daniele De Santis, alias Gastone, l’ultrà romanista di estrema destra arrestato per l’omicidio del tifoso napoletano Ciro Esposito. Gastone chiederà, con molta probabilità, di essere interrogato dopo l’incidente probatorio del 24 settembre.
E intanto non nasconde di considerare «uno spiraglio, la fine di una specie di persecuzione contro di me» la perizia di 600 pagine dei Ris di Roma, disposta dal gip Giacomo Ebner, in cui si evince che ha sparato dopo essere stato accoltellato. Per ben quattro volte, all’addome, come ha stabilito l’analisi dei medici del Reparto di medicina protetta dell’ospedale Belcolle di Viterbo dov’è ancora ricoverato.
Una novità: le ferite alla pancia non erano state refertate all’ospedale Gemelli, dove venne ricoverato dopo la rissa con sparatoria del 3 maggio, poco prima della finale di Coppia Italia. Né furono riscontrate dai medici della struttura protetta del carcere di Regina Coeli.
Proprio per questa discrepanza tra le varie relazioni scritte, la Procura di Roma acquisirà tutta la documentazione medica su De Santis. I pm Eugenio Albamonte e Antonio Di Maio vogliono ricostruire, anche dal punto di vista sanitario, le concitate fasi successive alla rissa e ai colpi di pistola partiti in direzione di un gruppo di tifosi napoletani.
I difensori di De Santis, gli avvocati Michele D’Urso e Tommaso Politi - che sono andati a visitarlo a Viterbo sabato scorso - stanno valutando tutte le ipotesi possibili conseguenti alla perizia. Compresa la derubricazione dell’ipotesi del reato di omicidio volontario in legittima difesa o omicidio preterentenzionale. E mentre il loro assistito sembra più rassicurato, la procura non è intenzionata a modificare il suo capo d’accusa.
Grazia Longo, La Stampa 16/9/2014