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 2014  settembre 14 Domenica calendario

“LO SGORBIO DELLE RIFORME E IL NUOVO VENTENNIO RENZI-B.”

[Intervista a Franco Cordero] –
Franco Cordero - professore emerito di procedura penale a La Sapienza, editorialista di Repubblica e scrittore - s’intende del morbo italico (titolo d’un suo libro, uscito l’anno scorso, Laterza), e se gli domandate come sta l’Italia, scova i precedenti. “La pesca politica dei consensi muove da enunciati narrativi: l’agonista presenta gli scenari d’un suo mondo; la platea gli crede o no; spesso le viscere contano più della materia grigia. Mussolini vantava armi irresistibili e anima guerriera buttandosi nell’avventura abissina, assurda sotto ogni aspetto. Gl’italiani donano l’oro degli anelli nuziali: Benedetto Croce consegna la medaglietta da senatore; Vittorio Emanuele Orlando, vecchio leone liberale, è pronto, solo che Dux chiami. Quando poi Londra e Parigi mandano l’ultimatum a Hitler invasore della Polonia, i patrioti tirano il fiato, contenti d’essere alla finestra; nel trionfo tedesco della tarda primavera 1940, però, chiedono guerra, finta beninteso, e bottino enorme, gratis: Nizza, Corsica, Algeria, Tunisia, Egitto, Sudan, Medio Oriente, sponda atlantica; costoro hanno gli occhi più capaci dello stomaco, commenta Joachim von Ribbentrop. Non arriva nemmeno un grano di sabbia. Sei mesi squadrano i fatti: era fumo l’Impero; tra Sidi Barrani e la Sirte carri inglesi sbaragliano armate elefantiache (rintanato nel sottosuolo d’una ciclopica tomba romana, le comandava da lontano Rodolfo Graziani, detto l’Africano, implacabile contro indigeni inermi, qui piagnucoloso); pesci spada biplani affondano nel porto due navi da battaglia; l’attacco alla Grecia la presupponeva genuflessa, invece combatte e l’aggressore incassa figure ignobili. A Mentone i doganieri espongono un cartello: ‘grecs, arrêtez-vous; ici France’. I sogni d’euforia rendono poco nella veglia”.
Professore, veniamo al presente.
Desta dubbi il modo in cui Renzi salta sul palco: Letta nipote guidava un’équipe affetta da marasma organico, sotto l’insegna “larghe intese”; Rex Neapolitanus, patrono delle stesse, gestiva l’abnorme secondo settennio. L’incoronato dalle primarie considerava rottami gli oligarchi. Era presumibile che rifiutasse la staffetta a Palazzo Chigi: ‘Non bevo veleni’; abdichi lo stratega défaillant e il successore sciolga le Camere , elette con una legge talmente perversa da fregiarsi del marchio suino. Invece raccoglie l’eredità fallimentare, capo del governo rischiosamente vivo finché Berlusco Magnus glielo permetta. Vigono accordi sotto banco. Lo pseudostatista pirata, tre volte presidente del consiglio, sa cosa vuole: gonfiare l’impero economico e mediatico (“conflitto d’interessi” è formula tabù, sepolta nel convito bicamerale dalemiano 18 anni fa); uscire impunito dai processi; giustizia penale rispettosa dei colletti bianchi, et cetera. Restano occulti i patti del Nazareno, sabato 28 gennaio 2014, ma l’uomo nuovo confessa “profonda sintonia”. Non era l’esordio migliore.
Che pensa dell’impetuoso premier riformatore?
Lo spettacolo culmina nello sketch dei gelati venerdì sera 29 agosto, contro l’Economist. Parla a fiotti: ogni tanto spende battute tracotanti; annuncia mirabilia come bastasse dire qualcosa perché diventi fatto. Sinora l’unica mezza opera è la nuova figura del Senato, bollata quale sgorbio dai competenti. Nel qualificarsi unico possibile salvatore, imita l’omonimo notaio romano Cola di Rienzo o dei Rienzi (mercoledì 1° agosto 1347): “candidatus Spiritus Sancti miles, Nicolaus Severus et Clemens, liberator Urbis”, ecc.; sfoderata la spada, taglia il mondo in tre fette ogni volta esclamando “è mia”. Corre del feeling tra i due condottieri 2014, affini in carica vitale, anima pragmatica, estro socievole. Non avendo figliolo politico, Sua Maestà d’Arcore volentieri adotterebbe l’ex sindaco fiorentino, così disinvolto e talentuoso (s’era distinto in una gara televisiva Mediaset): fra’ Girolamo scolpiva i sermoni in lessico scabro; l’attuale postpiagnone cinguetta ai tasti nel gergo d’ultimo grido. Esistono punti incompatibili, in particolare sulla giustizia, perché Re Lanterna cava grosse rendite elettorali dal malaffare white collar; ma Pd, Ncd, Forza Italia vanno convergendo; stia tranquilla la palude “moderata”: hanno un futuro linea criminofila, privilegi, dissesto economico.
Rivive anche Berlusconi, resuscitato per l’ennesima volta.
Lo vediamo insolitamente quieto. Non era mai stato così poco visibile: diserta i fasti balneari; pratiche igieniche gli tolgono qualche chilo; studia la storia d’Italia nei documentari Luce sul ventennio nero. Non che se ne vada, stanco della vita attiva: nient’affatto, dà sicura la rentrée, Pater constituens; gli serve una seconda persona (nome latino della maschera che indossano i commedianti). Qui vengono utili fonti alchimistiche : il re ha cicli vitali; invecchiando s’indebolisce, divaga, sbaglia; poi muore e rinasce. Talvolta l’ammazzano dei rivoltosi (Stolcius de Stolcenberg, Viridarium chymicum, 1524): forse compiono l’opera Angelino Alfano, Fabrizio Cicchitto, Gaetano Quagliariello; o lo divora un lupo cattolico con pingue portafoglio ministeriale, e l’estinto riappare poco distante, uscendo incolume dal fuoco (Michael Maier, Scrutinium chymicum, 1687: iconografia in C.G. Jung). Divus Ber-lusco, dunque, non passerà lo scettro al concorrente giovane, imitando Carlo V, dedito a passatempi funerari in un monastero, ma ogni giorno i partners diventano più simili. Nella Fattoria degli animali i maiali insorti camminano ritti, ormai umanoidi, e giocano a carte col padrone espulso, litigando quando saltano fuori due assi di picche. Va formandosi un blocco amorfo, luogo del nudo potere. Resta da vedere chi comandi: M.R. rampa, invade, strepita; S.B. ha soldi che escono dalle orecchie, televisioni, giornali, sopraffino know-how criminaloide. E se venisse fuori una diarchia? Conta ventun anni la versione sabaudo-mussoliniana. Che festoso capolavoro sarebbe l’Olonese insediato al Quirinale. Ipotesi da contemplare nel Guignol politico italiano.
@silviatruzzi1
Silvia Truzzi, il Fatto Quotidiano 14/9/2014