B.R., Il Sole 24 Ore 14/9/2014, 14 settembre 2014
DUBLINO, SÌ AI RIMBORSI ANTICIPATI
MILANO.
L’Irlanda, colpita dal drammatico scoppio di una bolla immobiliare, ha ricevuto ieri il benestare politico dei suoi partner dell’Unione europea per un rimborso anticipato dei prestiti ricevuti a suo tempo dal Fondo monetario internazionale. Il Paese non si è ancora rimesso dalla crisi economica, ma è in migliore salute di qualche anno fa. «L’obiettivo - ha detto il ministro delle Finanze Michael Noonan - è di rendere il debito pubblico irlandese più sostenibile».
Il Paese ha ricevuto 22,5 miliardi di euro da parte dell’Fmi, a cui si sono aggiunti aiuti anche dai suoi partner europei. Dando il loro accordo a un rimborso anticipato del prestito del Fondo, i ministri delle Finanze dell’Unione, riuniti ieri a Milano in occasione della presidenza italiana della Ue, hanno accettato di venire meno a una delle norme del contratto che prevedeva il rimborso dei prestiti, sia dell’Fmi che dell’Europa, in concomitanza. Per ora, Dublino vuole rimborsare 15-18 miliardi ricevuti dal Fondo monetario.
«Nei prossimi cinque anni, se il rimborso viene accettato, l’operazione ci permetterà di risparmiare 1,5 miliardi di euro», ha spiegato venerdì il premier irlandese Enda Kenny alla rete televisiva Rte. Secondo il ministero delle Finanze irlandese, alla fine di marzo i crediti del Fondo avevano un tasso d’interesse effettivo del 4,99 per cento. L’obbligazione decennale irlandese ha oggi un rendimento dell’1,85%, rispetto al 14% del 2011.
Alcuni Paesi, come la Germania, avranno bisogno del benestare del loro Parlamento per dare il loro accordo definitivo. L’Irlanda è una storia di successo (secondo la Commissione, il Paese dovrebbe crescere dell’1,7% nel 2014), anche se il debito pubblico ammonterà quest’anno al 121% del prodotto interno lordo.
Nelle discussioni tra i ministri, il Portogallo, anch’esso sotto programma, ha aperto la porta a una scelta simile a quella irlandese.
B.R., Il Sole 24 Ore 14/9/2014