Fra. Mus., Il Tempo 15/9/2014, 15 settembre 2014
ECCO GLI ITALIANI OSTAGGI DEI TERRORISTI
Di alcuni non si hanno notizie da tempo, su altri le informazioni sono contrastanti. Il bilancio, però, è di sei italiani nelle mani dei tagliagole. Per l’ultimo caso risolto, quello di Federico Motka, rapito in Siria nel 2013 e liberato il 25 maggio scorso, sarebbero stato pagato un riscatto di 6 milioni di euro. Con Motka, oltre a due collaboratori locali, è stato rapito anche David Haines, il cittadino britannico decapitato dall’Isis. Anche il nostro Paese, dunque, paga il suo tributo alla guerra santa, non solo in termini economici, ma anche con un numero di ostaggi che, solo nel 2014, ha visto sparire 4 persone da marzo ad agosto. Pakistan, Libia e Siria i luoghi interessati dai rapimenti. Dietro, però, c’è sempre la mano dei fondamentalisti islamici che mettono a rischio anche la vita dei nostri connazionali. «L’Italia farà di tutto per riportare a casa i 6 rapiti, perché la nostra politica è di non abbandonare nessuno», ha detto il sottosegretario agli Esteri, Mario Giro. Le ultime persone scomparse sono Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due cooperanti prese il 6 agosto scorso in Siria. A luglio, invece, in Libia è stato rapito Marco Vallisa e a marzo Gianluca Salviati. Nel 2013, sempre in Siria, scompare padre Paolo Dall’Oglio, mentre dal 2012 non si hanno notizie di Giovanni Lo Porto, che si trovava in Pakistan. Le situazioni degli ostaggi sono diverse l’una dall’altra. In alcuni casi, infatti, si è riuscito a stabile un contatto con i sequestratori. In altri la situazione è più complicata, proprio per la frammentata galassia delle varie fazioni di miliziani.