Filippo Facci, Libero 12/9/2014, 12 settembre 2014
THE FLORIS MUST GO ON
Ho guardato 19e40, la striscia informativa di Giovanni Floris che precede il tg di Enrico Mentana su La7: e sono rimasto di sale. No, non perché anch’io condivida le critiche distruttrici dei tanti che hanno cercato di strozzarlo nella culla: il contrario. In termini di informazione, ne ho trovato di più in quei venti minuti (scarsi) che in tre ore di altri annacquatissimi talshow, e poi dati, cifre, opinioni secche e senza fronzoli, delucidazioni, zero bisticci, zero contrapposizioni, zero canaio, zero pasticci di scaletta, zero satira e barzellette, tutta «information» e zero «entertainment», senza neppure la sciatteria didascalica che contraddistingueva altri noti «fatti» della Rai. Qual è dunque la colpa di 19e40, posto che non c’è prodotto al mondo che non si possa migliorare, rodare, affinare, decongestionare? È presto detto: è un programma che offre quello che tutti, a parole, fingono di volere. Ed è un programma che elimina quello che tutti, a parole, fingono di disprezzare. Volevate l’informazione? Bene, esimio popolo di critici televisivi e finti snob: ora pedalate e guardatela. Biasimavate il blabla e il parolaio? Additavate le urla e le solite facce? Ironizzavate sui filmati dei comici, sulla satira, sulla lacrima e su altre escogitazioni cattura-ascolti, insomma su tutta la spazzatura di cui lamentarsi sempre? Eccovi accontentati, ecco lo specchio di chi finge di invocare vera informazione ma poi, la sera, agguanta i popcorn perché incomincia lo spettacolo.