10 settembre 2014
Barbara Carbone, 46 anni. Casalinga di Davagna, paesino sulle colline del levante genovese, viveva con il marito Armando Corona e quattro cani
Barbara Carbone, 46 anni. Casalinga di Davagna, paesino sulle colline del levante genovese, viveva con il marito Armando Corona e quattro cani. «Buona e gentile, solare», «una benefattrice che si occupava sempre delle persone in difficoltà, portando cibo e medicine a chi non si poteva muovere», da anni dava una mano anche al compaesano Remo Carbone, 53 anni, ex muratore con problemi psichici e di alcol seguito dal servizio di igiene mentale dell’Asl. Domenica sera come d’abitudine passò a vedere se aveva bisogno di qualcosa ma quello, colto da raptus, afferrata un’ascia la colpì al volto, alla testa e alla nuca, fin quasi a decapitarla. Quindi trascinò il cadavere di circa cento chili fino al piano di sopra, lo sdraiò su un materasso, e piccò il fuoco. Sera di domenica 14 settembre in un vecchio casale in via Piano di Sella a Davagna (Genova).