Fabio Pavesi, Il Sole 24 Ore 9/9/2014, 9 settembre 2014
DAL 2015 SCADONO DEBITI PER 282 MILIONI
Dal 9 aprile di quest’anno e fino al 31 dicembre 2014 Ntv è esentata dal pagamento di interessi e quote di capitale sia sui finanziamenti che sui leasing. È il primo effetto della moratoria chiesta alle banche. Che alla fine per la gran parte è rappresentata dal socio Intesa. Solo per il leasing con Mediocredito sono impegnati 478 milioni. Poi ci sono i finanziamenti. L’esposizione di Intesa e le altre banche era a fine del 2013 di 204 milioni. A cui vanno aggiunti 106 milioni di debiti verso i fornitori. Il tutto dà un’esposizione debitoria complessiva per 781 milioni. Ma il capitale, pur con il recente apporto dei soci, si è ridotto a fine 2013 a 108 milioni per effetto delle perdite cumulate, solo negli esercizi 2012-2103, per 156 milioni. E la relazione di bilancio informa che nel primo trimestre 2014 Ntv è incorsa in ulteriori perdite tanto da essere incappata nella fattispecie dell’art 2446 del Codice Civile. Che vuol dire che il patrimonio nel frattempo si è eroso di oltre un terzo e occorrerà ricapitalizzare. Basterà l’accordo di ristrutturazione a scongiurare il peggio? Un accordo è inevitabile: senza una dilazione temporale Ntv finirebbe in una spirale di tensione finanziaria insostenibile. E non è interesse certo del socio-bancario Intesa mollare tutto ora. Perderebbe i suoi crediti. Vero è che nel frattempo Intesa ha dovuto rettificare il valore di Ntv nel suo bilancio. L’ultima svalutazione è di 11 milioni, ma prima era stata di 66 milioni su 77 milioni. Di fatto azzerato il valore di Italo. Certo Intesa come altri finanziatori, ha chiesto garanzie e di fatto tutte le azioni della compagnia sono in pegno. Non solo, anche i crediti esistenti e futuri sono posti a garanzie delle banche. Certo si potranno spostare in avanti le scadenze dei debiti e del leasing. Oltre i 12 mesi (dal 2015 in poi) Ntv dovrebbe rimborsare 109 milioni alle banche e 173 milioni per il leasing. Più al sicuro i finanziamenti oltre i 5 anni che valgono 368 milioni. Ma il tema non è solo la sostenibilità della ingente leva finanziaria che attanaglia Ntv, su cui Intesa potrà (o dovrà) concedere tempo, ma il futuro del business e della sua profittabilità. Nel 2013 infatti Ntv ha visto salire il fatturato da 103 milioni a 249 milioni, eppure è andato in perdita lo stesso, come nel 2012, per oltre 70 milioni. Solo il costo del pedaggio pagato alle Ferrovie dello Stato (a Rfi per l’esattezza) è stato nel 2013 di 112 milioni e i costi per servizi sono aumentati a 216 milioni. Il costo del personale è stato di 50 milioni. Ciò vuol dire che a parità di costi Ntv deve già quest’anno moltiplicare ulteriormente il fatturato per andare in pareggio. Ma tra guerra tariffaria con il diretto concorrente, cioè il FrecciaRossa delle Ferrovie dello Stato, e l’aumento dei costi energetici l’obiettivo (oggi) sembra molto ambizioso.
Fabio Pavesi, Il Sole 24 Ore 9/9/2014