Giovanni Cortinovis, SportWeek 6/9/2014, 6 settembre 2014
STADIO VUOTO? CI SONO I ROBOT
Quando una squadra va male a lungo, aumenta la disaffezione dei tifosi. Come accaduto in Corea del Sud agli Hanwha Eagles, squadra di baseball che per il quinto degli ultimi 6 campionati è fanalino di coda del torneo. I tifosi hanno iniziato a scemare e l’umore dei superstiti non è certo dei migliori. Per riacchiappare i primi e ripristinare l’entusiasmo del 2006, quando le Aquile arrivarono in finale, sono stati introdotti i "fanbot", crasi di fan e robot: sulle tribune dell’Hanbat Stadium fanno bella mostra 24 robot (3 file da 8) con indosso maglie e cappellini del team che possono cantare, fare la ola ed esibire striscioni elettronici. A controllarli sono gli stessi tifosi, tramite Internet o cellulare: ciascuno può attribuire allo schermo di un robot il proprio volto. Sempre meglio del telone con il disegno dei tifosi utilizzato al Nereo Rocco dalla Triestina nel 2010: un escamotage con cui il presidente Stefano Fantinel avrebbe risparmiato 100 mila euro annui, grazie alla chiusura della tribuna Colaussi. Un’idea introdotta nel 1992 dall’Arsenal: durante i lavori di rifacimento della North Bank di Highbury venne posizionato un telone con le immagini di migliaia di tifosi. La scelta suscitò polemiche ma solo perché erano riprodotte poche persone di colore e ancora meno donne rispetto alla composizione della tifoseria dell’Arsenal.
Giovanni Cortinovis