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 2014  settembre 08 Lunedì calendario

BCE GLI AMERICANI DI FRANCOFORTE COSÌ IMPORTERANNO IL MODELLO FED


Ora che la Banca centrale europea ha impugnato il bazooka, questo deve essere utilizzato nel migliore dei modi.
Nella squadra di Mario Draghi per la versione europea del Quantitative easing statunitense ci sono due italiani. Si tratta di Massimo Rostagno, a capo del direttorato Monetary policy, e di Roberto Schiavi, vice capo del direttorato generale Market operations, appena dietro Ulrich Bindseil. Sono questi tre gli uomini più importanti, quando si parla di acquisto di titoli cartolarizzati.
Il piatto
Quando giovedì scorso Draghi ha spiegato cosa intende fare per rivitalizzare la stagnante economia della zona euro, la sorpresa degli investitori istituzionali è stata molta. Solo J.P. Morgan si sarebbe attesa l’avvio di un allentamento quantitativo, mentre la maggior parte degli operatori non riteneva possibile una misura così drastica. Invece, la Bce comprerà covered bond, «Asset-backed security» (titoli con a garanzia crediti, o Abs) e «Residential mortgage-backed security» (titoli con a garanzia mutui residenziali, o Rmbs). Ancora non ci sono i dettagli, fra cui l’ammontare, ma si conoscono già molte cose del mercato
Nell’area euro il settore delle cartolarizzazioni vale circa 1.000 miliardi di euro, secondo i calcoli della Securities industry and financial markets association (Sifma). Le Abs valgono relativamente poco, circa 150 miliardi di euro, mentre le fetta più grande Austria Belgio Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda Italia Olanda Portogallo Spagna è quella delle Rmbs, circa 600 miliardi. Ma considerato che la Bce ha deciso di acquistare sia i prodotti esistenti sia quelli futuri è lecito immaginare che l’espansione di entrambi i segmenti sarà significativa.
Le attese sono alte. Secondo Bill Street, capo degli investimenti europei di State Street, Draghi continuerà «a fare ciò che serve in merito alla discussione intorno all’acquisto di Abs, così come riguardo a un ampio, e più significativo, programma di allentamento quantitativo».
Dal punto di vista operativo, la Bce agirà su due fronti. Il primo, quello di implementazione della politica monetaria, che è appannaggio di Rostagno. A lui e al suo direttorato spetta il compito di tradurre in realtà il taglio dei tre tassi principali (rifinanziamento, marginal lending facility, depositi, ndr) nel rapporto con gli istituti di credito.
La chiave
Ma dall’altro, il versante più importante, saranno Bindseil e Schiavi a coordinare chi materialmente acquisterà Abs e Rmbs. Dovranno fissare i prezzi, scendere sul mercato secondario e negoziare con le banche che detengono questi titoli. Un lavoro di cesellatura, dato che gli istituti di credito avranno sempre la tentazione a spuntare un prezzo migliore rispetto a quello offerto.
Ci sono due possibili soluzioni per l’acquisto di titoli. O tramite un’asta aperta a tutti i partecipanti che detengono le classi di asset decise dalla Bce. Oppure, con un intervento diretto e mirato. Una volta individuato un titolo eligibile a entrare nella pancia della Bce, la Banca centrale contatterà il soggetto che lo possiede e con esso negozierà il prezzo finale. Secondo quanto ritiene Morgan Stanley, questi asset finiranno in un book particolare della Bce, separato da tutti gli altri, in modo da poter essere gestito al meglio. Secondo la prassi, dovrebbe essere la divisione Market operations a curare questo portafoglio.
Ora però bisogna rendere più semplice un mercato che era e rimane complesso. Come ha ricordato in una nota di alcune settimane fa Goldman Sachs, la regolamentazione delle Abs e in genere dei titoli cartolarizzati ha bisogno di essere armonizzata. «È troppo disomogeneo nell’architettura e nelle regole, che mutano da Paese a Paese», ha scritto la banca statunitense. Ecco perché oltre alla Bce ci saranno anche soggetti terzi nel team del Qe di Draghi.
Il primo è il Basel Committee, l’organo globale di regolamentazione finanziaria, che fa capo alla Banca dei regolamenti internazionali (Bri). Sarà quest’organo a definire le nuove regole all’interno delle quali potranno essere effettuate le nuove emissioni di covered bond, Abs e Rmbs in modo da creare una struttura uniforme per l’eurozona. Un lavoro che richiede tempo, ma che è già stato iniziato. «Siamo a buon punto e contiamo di concludere entro la fine di ottobre», spiega uno dei portavoce della Bri. In tempo quindi per la fine della verifica dei bilanci degli istituti di credito della zona euro da parte della Bce.
L’altro soggetto esterno è invece BlackRock. Il più grande gestore di fondi al mondo avrà il compito, nelle prossime settimane, di analizzare la struttura del mercato europeo delle cartolarizzazioni. L’obiettivo di BlackRock è funzionale al calcolo dell’ammontare totale degli acquisti che la Bce farà. Anche in questo caso, però, il lavoro preparatorio deve ancora essere portato a termine. Solo dopo si capirà quanto sarà realmente efficace l’ultima freccia scoccata da Draghi.