Micaela Urbano, Il Messaggero 8/9/2014, 8 settembre 2014
L’INVASIONE DEI VAMPIRI
IL MITO
Nel 1897 Braham Stoker lo resuscita nel romanzo che gli dà la fama. Ma dalle pagine dello scrittore alle tante pellicole realizzate fin dal 1931 (con il film di Tod Browning con l’inquietante Bela Lugosi), nessuno ha capito mai se il Conte Dracula, per chi ha voglia di credere nella leggenda, faccia l’amore con le sue vittime o si limiti ad addentarle sul collo con i lunghi acuminati canini. Limitandosi a risucchiare una succulenta, truculenta flebo di sangue. Malgrado che di amplessi reali non esista documentazione letteraria o cinematografica che sia, solo ambiguità, rantoli non si sa se di piacere o di dolore, il conte dei Carpazi che viaggia in una bara dall’Ungheria a Venezia, Londra e New York, passa alla storia come un grande seduttore. Un dongiovanni che azzanna la malcapitata stringendola in un abbraccio fatale che la trasformerà a sua volta in vampira. Donandole il fastidio di una quotidiana caccia ai globuli rossi e una vita eterna per modo di dire perché basta un mazzetto di aglio, una croce o un palo di frassino nel cuore per spedirla all’inferno.
LA TENDENZA
Dopo i tanti film - da quello di Terence Fisher con il terribile Christopher Lee allo spettacolare vampiro di Francis Ford Coppola con Gary Oldman e a Nosferatu, di Herzog con un Klaus Kinski calvo e giallo come un verme, da Miriam si sveglia a Mezzanotte di Tony Scott, con Catherine Deneuve a Intervista col vampiro di Neil Jordan, con Brad Pitt e Tom Cruise, alla saga di Twilight - e dopo i tanti telefilm (come Buffy o Vampires diares) tuttora in circolazione sulle tv digitali, il mito dell’uomo pipistrello che morde peggio di una vipera continua a fare tendenza.
Così su Canale 5, in seconda serata, oggi prende il via la serie Dracula. Il cult di Stoker, rivisitato e realizzato dalla stessa produzione di Downton Abbey, assume un taglio inedito. Con un Jonathan Rhys Meyers che interpreta il conte Vlad III di Valacchia e che, fingendosi un imprenditore, si reca nella Londra vittoriana per divulgare la scienza moderna contro i poteri forti che vogliono mantenere lo status quo. Ma la reincarnazione dell’amata moglie defunta, rischierà di mandare all’aria il suo piano.
LA PARODIA
Amore, morsi, sangue. Una fiaba nera che non si sogna lontanamente di sbeffeggiare il nobile carpaziano che svolazza nella notte sperando di trovare il balcone schiuso di qualche fanciulla che scoppi di salute. Esattamente il contrario di Amore al primo morso di Stan Dragoti, con George Hamilton nel ruolo del conte Samuel, alias Dracula, che evidentemente riesce a prendere la tintarella di luna tanto è abbronzato. Un romanticissimo vampiro che soffre di solitudine e vola negli Stati Uniti per riconquistare un suo grande amore di qualche secolo prima che si è reincarnata in una top model...
IL CAPOLAVORO
Ma la parodia più esilarante, arguta, raffintata, resta Per favore, non mordermi sul collo! Un omaggio ricco di humour alla cinematografia vampiresca. Nel film Polanski, che nel film recitava assieme alla sua prima moglie, Sharon Tate, riesce a riunire il cacciatore di vampiri, il villaggio dei montanari, la bella insidiata dal mostro, il vampiro aristocratico e tenebroso, il mostruoso servitore, il castello tra le montagne. E tralascia il macabro e l’horror per dare risalto al lato favoloso quanto e avventuroso, addirittura esplicitamente comico (come l’inutile crocifisso utilizzato contro il vampiro ebreo Shagall o lo specchio finale, che fa scoprire non la diversità del vampiro, ma quella dei mortali). In un’atmosfera fantastica la storia si muove liberamente tra il gotico e la commedia, facendo sposare abilmente i generi e sviluppandosi in una serie di trovate esilaranti, con il gusto infantile per il divertimento puro. Bene, ora quel capolavoro del lontano 1967, sta per trasformarsi in un musical che presto andrà in scena a Parigi. S’intitola Le bal des Vampires e la regia è ancora una volta di Roman Polanski, che ha voluto la star francese Stéphane Metro. La prima è fissata per il 16 ottobre.
Persino Bellocchio ha ceduto al fascino delle tenebre. E sta per ultimare la lavorazione de L’ultimo vampiro. Una storia cupa che si svolge nell’Italia del nord del XVII secolo: una suora accusata di stregoneria che tenta di sedurre un giovane confessore, lui che si sottrae alle sue brucianti tentazioni. Una lotta di desideri, illusioni e bugie, che inaspettatamente continuerà ad avere effetti e conseguenze anche quattro secoli dopo... Nel cast Giorgio Bellocchio, Roberto Herlitzka, Toni Bertorelli, Lia Libermann, Filippo Timi, Alba Rohrwacher.