5 settembre 2014
Palmira Silva, 82 anni. Originaria di Montefusco nell’avellinese, dagli anni Cinquanta viveva a Londra
Palmira Silva, 82 anni. Originaria di Montefusco nell’avellinese, dagli anni Cinquanta viveva a Londra. Vedova da quattro anni, mamma e nonna, continuava a lavorare nella caffetteria di famiglia nel quartiere di Edmonton, dove tutti la giudicavano «una vecchietta dolcissima». Suo figlio, invece, gestiva un altro bar in società col nigeriano Nicholas Salvadore, 25 anni, aspirante lottatore con il nome «Fat Nick». Costui, che di recente s’era convertito all’Islam, l’altra mattina, tutto vestito di nero, in pugno un machete, urlando frasi sconnesse tentò di colpire prima un gatto, poi due passanti, ma tutti riuscirono a scappargli dalle mani. Allora entrò nel giardino della Silva, la trovò china a curare i suoi adorati fiori, e le affondò la lama più volte nel collo con tanta forza da decapitarla (gli inquirenti escludono la pista del terrorismo ma non che l’uomo abbia voluto emulare le decapitazioni degli ostaggi americani propagandate dai video dell’Isis). Mattina di giovedì 4 settembre nel giardino di una casa nel quartiere di Edmonton, a nord di Londra.