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 2014  settembre 05 Venerdì calendario

AGENTI TRA I RIFIUTI, POLITICI «BRILLANTI»

Circa 1800 presidi di Polizia, tanti sono in Italia le Questure, i Commissariati, le specialità, i Reparti mobili e prevenzione crimine, vengono puliti con gli stessi soldi con i quali viene tirata a lucido la sola Camera dei deputati. Dati alla mano, nel biennio 2011/2012, per lavare e spolverare pavimenti e scrivanie di tutte le strutture in uso alla Polizia di Stato da Aosta fino a Sassari (5.179.266 mq di superficie totale), il ministero dell’Interno ha bandito una gara con base d’asta al ribasso pari a circa 25milioni di euro, da dividere nei due anni. Contemporaneamente la sola Camera dei deputati (60mila mq in tutto) preventivava una spesa di 7.720mila euro per il 2011 e di 7.730mila euro per l’anno successivo. In soldoni, la Polizia di Stato nel 2011 e 2012 ha speso l’equivalente di quanto spende per Montecitorio, ma per pulire tutti gli uffici presenti in Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Molise (1.620.121mq). «Per rendere l’idea abbiamo scattato il 2 settembre scorso diverse foto che documentano lo stato di abbandono totale nel quale versa il "Magnifico", nel capoluogo toscano – spiega Gianni Tonelli, segretario generale Sap - Firenze, dove i presidi di polizia occupano una superficie grande oltre il doppio di quella di Montecitorio, è una città che il premier Renzi conosce bene ed è per questo che lo invitiamo a visitare gli alloggi della Polizia, con mensa annessa, per verificare di persona le condizioni di una struttura dove vivono e operano quotidianamente un migliaio di persone».

Effettivamente, se si è ritenuto giusto preventivare una spesa annua di quasi 8 milioni di euro l’anno per pulire marmi e arazzi del solo palazzo Montecitorio, come ci si può aspettare di trovare pavimenti brillanti in quasi 6 milioni di mq di presidi di polizia sparsi su tutto il territorio nazionale pagando poco più di quello che si spende solo per la Camera dei deputati? Ecco quindi che i bagni delle questure sono inavvicinabili, le finestre nere dallo smog e dalla sporcizia, i sanitari quasi tutti guasti, i muri anneriti dalla polvere ormai incrostata e le scale testimoniano un decennio di passi, mai lavate a fondo. «Lavoriamo con i gatti di polvere sotto le scrivanie – aggiunge Tonelli - i poliziotti si fanno le pulizie da soli tra un turno ed un altro. Vogliamo rispetto: il piatto deve essere pulito per tutti. Non importa che sia di ceramica pregiata o di plastica, né quindi se Montecitorio ha il marmo a terra e noi il pavimento della peggiore qualità: chiediamo solo che sia pulito. Non siamo delle bestie alle quali ci si rivolge solo quando si ha bisogno. Ogni asino che raglia noi agenti finiamo alla sbarra, un gesto di stizza durante una guerriglia ci vale l’appellativo di "cretini", non siamo corrisposti sotto il profilo economico e veniamo abbandonati in condizioni di degrado assoluto. Noi del Sap, insieme alla Consulta Sicurezza, saremo con un presidio davanti a Montecitorio fino al 10 settembre. Che qualcuno si faccia vivo».