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 2014  settembre 04 Giovedì calendario

AMORE, POTERE E VENDETTA QUANDO IL LEADER INCIAMPA NELLE SUE “DEBOLEZZE”

Lui che lascia lei per una più giovane, poi si pente e vuole tornare a casa. L’ultima puntata della fiction di Casa Hollande, che ebbe momenti di altissima creatività – il tweet con cui Valérie appoggiò il rivale alle elezioni di Ségolène (la ex-ex di François: quanto è duro il riassunto delle puntate precedenti...) – in fondo è la più banale, o la più classica. E però l’importante è che ancora succeda qualcosa, il serial vada avanti e noi lì, con la bocca sempre più aperta, a dire che son cose da non credere. E poi invece sono le incredibili cose quotidiane, se per esempio saltano fuori gli archivi segreti a certificare la notte impegnativa di Marilyn Monroe con John Kennedy e pure con Bob e pure con Ted, tutti assieme.
Forse in Francia ci sono meno abituati, o sarà vero che da Dominique Strauss-Kahn in poi hanno scoperto il gusto farabutto di mettere il naso in faccende fino a ieri coperte dalla sacralità della privatezza. Ma nel mondo anglosassone si fatica a tenere la contabilità. In occasioni come queste si tirano fuori, appunto, gli appetiti di Jfk o l’immortale rapporto incompleto di Bill Clinton con Monica Lewinsky. E invece ecco un sommario elenco: Larry Craig, senatore repubblicano dell’Idaho, nel 2007 fece piedino a un poliziotto nell’aeroporto di Minneapolis; Jaqui Smith, ministro dell’Interno britannico, acquistò con soldi pubblici due film porno; Anthony Weiner, membro della Camera dei rappresentanti di New York, spedì via internet (anche su Twitter) foto delle sue dotazioni; Arnold Schwarzenegger, ex governatore della California, mise incinta la cameriera; John Major, prima di essere eletto premier inglese, intrattenne una relazione con la deliziosa parlamentare Edwina Currie; John Prescott, uomo di fiducia di Tony Blair, ne ebbe una con la segretaria Tracy Temple. Il nostro preferito rimane l’ex ministro di Sua Maestà, David Mallor, che adorava fare sesso con l’attrice Antonia de Sancha indossando la maglietta del Chelsea.
Il padre di tutte le scappatelle è John Profumo, il ministro inglese che negli Anni Sessanta usciva con la showgirl Christine Keeler, la quale era però fidanzata con Evgenij Ivanov, agente del Kgb. In onore di quella vicenda oggi si tirano in ballo questioni di sicurezza nazionale, la grande scusa che si usò per indagare ogni mezzora d’alcova del nostro campionissimo, Silvio Berlusconi (degnissimo erede di Benito Mussolini che – dicono i migliori pettegolezzi del XX secolo – sfogava i suoi impulsi quotidianamente, all’impiedi, nella Sala del mappamondo e senza nemmeno calarsi i pantaloni). In realtà ogni volta si mischiano obiettivi politici e (soprattutto) l’insopprimibile gusto di saziare la curiosità più beghina. Noi volemmo ogni dettaglio delle pacchianerie notturne del deputato dell’Udc, Cosimo Mele, ogni circostanza delle cene di Piero Marrazzo nell’appartamento del transessuale in via Gradoli, e persino ogni minuzia dei summit carnali fra Umberto Bossi e Luisa Corna, sebbene non sia dimostrabile che si siano mai tenuti. Fa niente: ognuno di noi sa qual è l’ultima amante di questo o di quello, e gli atteggiamenti irreprensibili diventano a maggior ragione sospetti. I potenti sono così, amano il comando, il denaro e le donne, e per questo si infilano in telenovele che in fondo sembrano quelle nostre, di tutti i giorni.
Mattia Feltri, La Stampa 4/9/2014