Claudio Tucci, Il Sole 24 Ore 4/9/2014, 4 settembre 2014
SCUOLA, ASSUNZIONI PER 3 MILIARDI
ROMA
Il piano straordinario di assunzioni di nuovi professori sale a quota 148.100 unità. Che verranno immessi in ruolo tutti a settembre 2015; l’operazione avrà un costo di oltre 3 miliardi (circa un miliardo solo per settembre-dicembre 2015), che dopo cinque anni sale a 3,6 miliardi, per arrivare dopo 10 anni a poco più di 4,1 miliardi. Nella primavera del 2015 verrà indetto un nuovo concorso per 40mila cattedre, per il triennio 2016-2019, che coprirà il turn-over previsto (13/14mila docenti l’anno), e a cui potranno partecipare anche i circa 22.500 aspiranti insegnanti che in autunno inizieranno il percorso di abilitazione (il Tfa, il Tirocinio formativo attivo).
Si conferma lo stop al meccanismo degli incrementi automatici di stipendio: al posto dell’anzianità arriveranno gli "scatti di competenza", che premieranno il merito, e ogni tre anni due terzi dei docenti riceverà 60 euro netti al mese in più in busta paga. Il primo "nuovo" scatto sarà attribuito alla fine del 2018, coloro che entreranno in ruolo nel 2016 e 2017 (rispettivamente prima e seconda tranche del nuovo concorso) dovranno aspettare e concorrere alla ripartizione degli scatti di competenze solo nel 2021. È previsto però un regime transitorio per i docenti già in ruolo.
Il governo ha pubblicato ieri la propria proposta di modifica della scuola: si punterà forte su valutazione, alternanza scuola-lavoro negli istituti tecnici e professionali (si raddoppia il numero di ore da 100 ad almeno 200), si rafforzeranno materie come storia dell’arte, musica, informatica, sport. E, soprattutto, si arricchirà il piano formativo per le lingue straniere, a partire dai 6 anni. Questo perché, ha spiegato il premier, Matteo Renzi, l’inglese deve essere insegnato come lingua madre «per evitare di parlarlo come lo parlo io».
Il piano annunciato dal governo sarà oggetto di consultazione fino al 15 novembre. Tra dicembre e gennaio arriveranno i primi provvedimenti normativi (un decreto-legge con le misure più urgenti, come l’assunzione di 148.100 professori visto che si dovrà modificare il criterio del 50 - 50 attualmente vigente per le immissioni in ruolo). Nella legge di stabilità saranno individuate le coperture («si attingerà anche dalla spending review», ha detto il ministro Stefania Giannini) per rendere realizzabile la maxi infornata di precari (il 90%, pari a 140.600 posti, sarà coperto infatti stabilizzando tutti i precari storici iscritti nelle graduatorie a esaurimento, che quindi verranno svuotate, mentre il restante 10% arriverà da vincitori - 1.200 persone - e idonei 6.300 persone - del precedente concorso Profumo).
La copertura di questo mega-piano di assunzioni (di cui 84mila posti è nuova spesa tout-court) resta il nodo più forte da sciogliere (serviranno tre miliardi, quattro a regime) soprattutto se si ricorda come, ad agosto, la questione di «Quota 96», che avrebbe consentito di mandare in pensione appena 4mila insegnanti, si è arenata perché non è si è riusciti a trovare poco più di 10 milioni.
Da chiarire sono anche le modalità del nuovo bando di reclutamento per 40mila cattedre (si stima parteciperanno quasi 200mila candidati). Dovrebbe essere bandito su tutte le classi di concorso (che però ancora non si sa se verranno modificate) e in tutte le regioni (si punta a far decadere le graduatorie concorsuali storiche in alcuni casi datate di quasi 25 anni). Nella nuova selezione sarà diminuita la percentuale di giudizio legata ai titoli, sarà rivisto l’elenco dei titoli ammessi, e sarà dato maggior peso alla valutazione delle capacità pratiche dell’insegnante (come tenere una lezione).
Un’altra novità assoluta annunciata dall’esecutivo è il superamento degli scatti d’anzianità per legarli al merito. Il ministro Giannini ha spiegato come i docenti saranno valutati in base a crediti didattici, formativi e professionali: «Ci ispiriamo a esperienze internazionali di valutazione». Un deciso passo avanti, stavolta davvero per gli studenti, è il deciso rafforzamento del legame scuola-lavoro sul modello tedesco: «Finalmente la scuola formerà persone in grado di rispondere alle esigenze del sistema produttivo - ha detto il sottosegretario, Gabriele Toccafondi -. E via a un piano Marshall per dotare gli istituti di laboratori funzionanti».
I sindacati, Cgil, Cisl, Uil, Snals-Confsal e Gilda, esprimono primi giudizi in chiaroscuro. Bene le assunzioni di precari. Ma gli scatti d’anzianità non si eliminino del tutto. E soprattutto «si rinnovi il contratto e in quella sede si discuta di come premiare il merito».
Claudio Tucci, Il Sole 24 Ore 4/9/2014