Domenico Calcagno, Corriere della Sera 4/9/2014, 4 settembre 2014
L’idea di togliere i Mondiali alla Russia di DOMENICO CALCAGNO Il 18 settembre, l’Inter giocherà a Kiev e non a Dnipropetrovsk la sua prima partita di Europa League
L’idea di togliere i Mondiali alla Russia di DOMENICO CALCAGNO Il 18 settembre, l’Inter giocherà a Kiev e non a Dnipropetrovsk la sua prima partita di Europa League. Sempre Ucraina è, ma la capitale darebbe sufficienti garanzie di sicurezza, almeno secondo l’Uefa. Il problema non è però questo e soprattutto non è di questo che l’Unione Europea sta discutendo. Non si tratta infatti di spostare o annullare partite in Ucraina (sicurezza) o Russia (sanzione), ma di togliere a Putin una serie di avvenimenti sportivi ai quali tiene moltissimo, per esempio la Coppa del mondo di calcio del 2018. Tra i 70 e gli 80 la politica dimezzò tre edizioni consecutive dei Giochi olimpici. Nel 76 non si presentarono a Montreal i paesi africani perché tra gli iscritti figuravano i neozelandesi, colpevoli di giocare a rugby con i sudafricani; Mosca 80 venne snobbata da Stati Uniti e alleati (noi adottammo la classica soluzione all’italiana lasciando a casa gli atleti militari) per protesta contro l’invasione dell’Afghanistan dell’anno precedente; nell’84, a Los Angeles, Unione Sovietica e alleati diedero buca per ripicca. Da allora si discusse molto di boicottaggi possibili (Europei di calcio 2012, Giochi invernali di Sochi 2014 i più recenti) senza passare poi dalle parole ai fatti. Ma l’idea della Ue è un’altra, molto più forte: togliere alla Russia l’evento sportivo, a cominciare magari dal prossimo — e primo — Gran premio di Formula 1, in programma a Sochi il 12 ottobre (difficile però che Bernie Ecclestone possa prendere l’ipotesi in considerazione). L’obiettivo reale, il «bersaglio grosso» è però il Mondiale di calcio, e la Fifa, la Federazione internazionale, si è subito allertata. Sepp Blatter, il presidente, che già dopo l’abbattimento dell’aereo della Malaysian aveva dichiarato che il Mondiale sarebbe l’occasione giusta per «rendere più forte e costruttivo il dialogo tra popoli e governi», ieri ha precisato che la Coppa in Russia «non è in discussione». Anche lui però dovrà rassegnarsi se l’Ue decidesse di far saltare il torneo. Ma un boicottaggio sportivo può essere più efficace di un boicottaggio economico-finanziario? Dipende. Col Sudafrica, cancellato dallo sport per oltre 20 anni causa apartheid, funzionò. I boeri riuscirono a ottenere benzina dal carbone, ma non trovarono nulla che potesse sostituire le sfide tra gli amatissimi Springboks e gli All Blacks. E rimettere in campo la nazionale di rugby fu una delle prime cose che chiesero a Nelson Mandela. © RIPRODUZIONE RISERVATA