Mattia Feltri, La Stampa 3/9/2014, 3 settembre 2014
COPERTINE, GOSSIP E CANZONI L’ESTATE DELLA BOSCHI-MANIA TRA IL PALAZZO E LA SPIAGGIA
«Ha cambiato il colore dei capelli: si starà fidanzando?» La debolezza del nesso logico si scontra con la forza del pantone: vecchie e nuove immagini affiancate dimostrano la tonalità più chiara. E dunque: si starà fidanzando? Annullerà col balayage le ritrovate vigorie dei senatori, che scenderebbero milioni di scale a baciare a ribaciare Maria Elena Boschi nel momento del trionfo riformista? Si spegneranno i sogni sparsi e diffusi, ed esplicitati su Internet e in tv e sui giornali al modo in cui si esplicitano in birreria? Le domande degli intervistatori abbandoneranno la silenziosa malinconia delle serate solitarie per cercare il rinascimento della vita di coppia?
Ma tanto poi tutto sfuma, chissà se era soltanto uno shampoo alla camomilla, perché il giorno successivo da un altro sito si viene a sapere, grazie a prove incontrovertibili, che no, il ministro è ancora single. A proposito, si noti il decolleté. Le didascalie commentano così: «Boombastico!». Fate la ricerca su google e vedrete che infilata inesausta di «che look!», di «tailleur sexy-rosa!», di «profilo mozzafiato!», l’intero glossario dei tempi di Eva-Express. Cliccate, perché a Maria Elena Boschi «scappa il topless!», c’è la testimonianza dello scatto di un ammirevole fotografo che ha atteso col sole sulla testa il momento irripetibile in cui la ragazza si allenta il costume da bagno: un’istituzionale deferenza impone di nascondere la voluttuosa scoperta con una stellina rossa, e dentro c’è scritto «ooopsss».
Se ne è andata via anche così l’estate, nel tentativo dei moderni aruspici di leggere il futuro dal passaggio in ballerine oppure con i tacchi. Noi da lassù, dalle tribune, è da mesi che facciamo incetta del verbo fasciare al participio passato: Maria Elena arriva in aula - al Senato o alla Camera - fasciata in una giacca blu oltremare, fasciata in un vestito incarnato prugna. Lei dai banchi del governo tiene lo sguardo basso sul telefono, scrive per ore, scrive romanzi via facebook o twitter o mail, boh. E poi fa la sfilata, come l’avete vista risalire la spiaggia, soltanto è vestita, e ancora la disputa attorno alle perfezioni e alle imperfezioni della silhouette non era entrata nel dibattito pubblico. Lei, in bikini, incede sorridente. La si direbbe emancipata dai tic guardoni di maschi affascinati e femmine indagatrici. «Non credo che bisogna mortificare la propria femminilità», dice Maria Elena Boschi. Ci si lasciava mortificare in altri tempi: oggi lei prende con divertito distacco le copertine di periodici disinvolti che titolano «Signorina grandi riforme» oppure su «come si rimorchia ai tempi della desideratissima». La desideratissima pare lasciarsi desiderare. Che mai sia mortificata la sua femminilità. Prendete questi versi: «A prima vista fai innamorare / per quel tuo fascino vellutato che non si lascia decifrare / sei come la compagna di scuola del liceo / il simbolo dell’amore dove il sesso si fa reo». Non sapremmo se siano versi che nobilitano o mortificano la femminilità (per non parlare della poesia), ma Maria Elena Boschi ha spiegato a Chi (in edicola oggi per gli approfondimenti del caso) quanto fosse lusingata, poiché l’autore è Gianni Belfiore, paroliere dei grandi successi di Julio Iglesias. E lei sin da quando era ragazzina canticchia Se mi lasci non vale e anche Manuela.
Siamo tornati al punto di partenza dopo un lungo giro tra fianchi, ossatura, carne, visto e non visto: si starà fidanzando? Belfiore aggiunge alla canzone una postilla di cuore: «Ha un alone di mistero e sensualità non comune. È giovane e tosta ma poi, alla sera si ritrova triste e sola davanti alla tv. Tutto ciò è molto umano». Lei in cucina, fuori è buio, fra le mani la tazza di tisana bollente, i calzettoni, è così che Maria Elena raccontò a Vanity Fair la conclusione delle sue giornate, mentre pensa all’uomo che verrà e da cui avrà tre figli. Ora legge il testo che le ha dedicato Belfiore («mi piacerebbe la musicasse e la cantasse Cesare Cremonini») e ci vede «un augurio a me e a tutte le donne della mia età a trovare la persona adatta con la quale condividere la vita. Certo io l’ho sempre dichiarato che sarei felice di trovarla e di avere dei figli. Non sono assolutamente alla spasmodica ricerca di un fidanzato, ma è normale che avverta una simile esigenza in questo momento della vita». Basta, non si può dire più nulla. C’è dentro tutto, un po’ di Uomini e donne di Maria De Filippi, un tocco vintage di Sex and the City, l’immortale Pollyanna. Fantasticate, se volete fantasticare. Sbirciate e non c’è problema. Aprite la chiacchierata del dopocena, magari osservando su twitter le foto messe da lei, tutte foto di sé, di tre quarti, in primo piano, all’impiedi, seduta, sorridente, compresa, coi tacchi, senza tacchi, col decolleté, senza decolleté. Non scordate di dire che è secchiona, perché lo è. Forse potrà bastare.
Mattia Feltri, La Stampa 3/9/2014